L’altro giorno mentre stavo prendendo il Gatwick Express per andare in aeroporto e tornare in Italia mi è stato dato un quotidiano gratuito londinese: The London Paper.
In attesa dell’imbarco mi sono messo a leggerlo e ho scoperto tante notizie e curiosità tra cui quella che gli allevatori australiani rischiamo una multa se non diminuiscono la quantità di gas serra che i peti delle loro mucche liberano nell’atmosfera…
La rubrica sicuramente più ironica che ho letto si chiama Gay About Town di Joshua Hunt. A quanto ho capito questo ragazzo scrive ogni settimana delle sue esperienze di omosessuale a Londra tra locali, appuntamenti e riflessioni.
L’argomento dell’articolo di mercoledì scorso erano i propositi per l’anno nuovo. il suo scopo era stilare una lista che non lo avrebbe imbarazzato troppo al momento di tirare le somme l’anno successivo. Ecco alcuni dei suoi propositi:
– Non mi farò un tatuaggio, un piercing o una ceretta alle spalle.
– Per evitare spiacevoli sorprese mi ricorderò le regole matematiche degli incontri on-line: ai dati inseriti nei profili degli utenti bisogna sempre aggiungere 2 anni all’età, sottrarre 2 pollici alla lunghezza del pene e aggiungerne 4 alla larghezza del girovita.
– Quando mancano 20 minuti alla chiusura del bar o del club in cui mi trovo, invece di accontentarmi di chiunque sia mezzo decente e ancora disponibile andrò direttamente a casa.
– Non diventerò un patito della palestra.
– Anche se non diventerò un patito della palestra dovrò trovare un rimedio non chirurgico per far sì che i miei pettorali fuoriescano più della mia pancia (un corsetto ad esempio…?).
– Non andrò mai a casa di qualcuno che abita oltre la zona 2 e ha più di due gatti.
– Non dormirò mai più con persone che hanno già il ragazzo, anche se il loro ragazzo è in Chile, in Australia o in coma.
– Non diventerò uno di quei noiosi giornalisti che spendono tutti il loro tempo a lamentarsi di quanto siano terribili gli uomini gay. Per farlo credo che eviterò gli uomini gay il più possibile.