Nunsense

Nunsense

Ieri pomeriggio sono stato al Teatro San Babila a rivedere lo spettacolo Nunsense: Il Musical delle Suore. E’ uno spettacolo off-broadway divertentissimo prodotto nella versione italiana dalla Compagnia della Rancia.

Questo è l’artefatto della storia:

Suor Giulia delle Piccole Sorelle del Certosino Zelo, addetta alle cucine, ha preparato involontariamente della zuppa con degli ingredienti avariati e 52 suore sono morte di botulismo.
La Madre Superiora ha organizzato, riscuotendo un enorme successo, una raccolta fondi per la sepoltura delle sfortunate sorelle, ma sbagliando i calcoli ha acquistato anche un videoproiettore per il convento.
Realizzando di avere il denaro sufficiente per seppellirne solo 48, ha deciso di mettere in scena uno spettacolo di beneficenza, protagoniste le suore stesse, per poter seppellire anche le ultime quattro sorelle, messe nel frattempo nel congelatore del Convento.

Per poter rivedere lo spettacolo (ero stato invitato alla prima) mi sono però dovuto prestare ad un piccolo atto di… fede: mi sono dovuto fare frate per un pomeriggio e vendere il merchandising dello spettacolo!
Appena arrivato in teatro sono sceso nei camerini dove ho incontrato Gianfranco, il collaboratore alla regia e amministratore di compagnia, che stirava le tonache delle suore! Finiti i mestieri mi ha accompagnato in uno dei camerini per darmi l’abito fa frate e ha esordito dicendo: “fa caldo in questo teatro, levati la maglietta per metterti il costume”… effettivamente aveva ragione, se avessi avuto la maglietta sotto il saio sarei collassato al suolo nel giro di due minuti!

Sistemato il cordone e il cappuccio mi sono piazzato nel foyer del teatro davanti a magliette, cd e grembiuli targati Nunsense!

Dunque… il pubblico del Teatro San Babila ha un’età media di 65/70 anni, ha difficoltà di deambulazione (arrancano che è un piacere sulle scale che riempiono tutto il teatro) ed è anche a tratti un po’ zizzagnoso. Ah, non dimentichiamo uno stordimento di base!

La maggior parte delle spettatrici erano convinte che fossi un frate vero e mi chiedevano a chi sarebbero andate le offerte o dove fosse la nostra sede. Girare per il teatro conciato così faceva una certa impressione, tutti mi guardavano e sottovoce dicevano cose tipo: “vengono anche i frati a vedere questo spettacolo!”. Durante il primo tempo mi sono seduto accanto a Cristian (invitato per vedere lo spettacolo e per immortalarmi) e siamo caduti un po’ nel blasfemo perché ci tenevamo la mano… un frate gay!?! Non penso che sia poi una novità ;-)

Comunque ho avuto un successone e spero di poter tornare un’altra sera. Stasera potrei vestirmi da suora, tanto per cambiare! Eh eh eh!!!

Nunsense 2

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