Ieri, colti da ispirazione floro-vivaistica, siamo andati a Verbania per un giro tra le camelie organizzato da Fabio, un nostro amico del CIG. Durante il week-end c’erano ville aperte visitabili gratuitamente e trionfo di camelie.
Dopo aver recuperato Roberto a Legnano la prima sosta è stata nell’autogrill più triste della rete autostradale. Triste perché in via di ristrutturazione e terribilmente piccolo!!! Talmente piccolo che negli scaffali dei dvd e libri (vera miniera per amanti dell’orrido) c’erano solo i titoli veramente più trash!
Una volta arrivati a Verbania abbiamo incontrato gli altri compagni di gita fuoriporta e siamo andati a Villa Giulia.
La prima cosa che abbiamo visto più che una camelia era un… ehm… camelio (aka Il Culo che Parla)! Un ragazzotto a tratti interessante che gestiva un mini vivaio organizzato per l’occasione. Dall’espressione scazzata che aveva probabilmente era stato obbligato a stare lì da sua zia che all’ultimo momento ha finto un colpo della strega (salvo poi giocare tutto il giorno a canasta e a burraco con le amiche).
Avevamo prenotato una degustazione di mieli (perché era gratis) da fare all’interno di Villa Giulia e, aggirandoci per le stanze, abbiamo scoperto che sarebbe stato fatto sulla terrazza del terzo piano con vista sul lago!!! Un panorama splendido!
Avevano sistemato dei tavoli stile “giuria” con tanto di bottiglietta d’acqua e bicchiere. Speravamo che modelli ignùdi intinti di miele avrebbero dato vita alla degustazione ma i nostri sogni si sono infranti davanti a normalissimi bicchierini pieni di mieli diversi.
Cominciata la degustazione abbiamo capito che i bicchieri in cui quasi tutti avevamo messo l’acqua servivano per tenere i cucchiai da degustazione… poco male: c’erano sempre i tovaglioli!
Abbiamo assaggiato 6 mieli diversi e ci siamo un po’ intoppati quando ci interrogavano sulla descrizione del sapore. Forti del ricordo del sommelier di Gusto ci siamo lanciati in improbabili collegamenti pindarici che ci hanno fatto vincere il premio di degustatori più simpatici!
Insieme a noi c’era una tizia cagacazzo col naso schiacciato che si atteggiava a grande esperta di ogni miele e che non è stata un attimo zitta!
Impiastricciati dal miele ci siamo spostati verso Oggebbio per visitare Villa Anelli. Dopo esserci quasi persi e aver parcheggiato al cimitero volevamo mangiare qualcosa prima della visita al giardino della villa ma avevamo solo 20 minuti. Ci siamo fiondati nel ristorante di un albergo, abbiamo preso da bere, eravamo pronti ad ordinare quando ci siamo resi conto che era troppo tardi. Abbiamo scofanato una focaccia e abbiamo ordinato il primo che avremmo mangiato dopo la visita e quindi quasi due ore dopo!
Un volta entrati in Villa Anelli la padrona di casa vedendo arrivare un gruppo di otto uomini dichiara: “Quanti uomini! Di solito è un tipo di visita prettamente femminile”. Ridendo sotto i baffi abbiamo cominciato la visita.
Dopo aver visto una rarissima camelia gialla del vietnam (non era mai sbocciata fino a quell’anno) abbiamo seguito la figlia della padrona di casa per un giro nel giardino. Nota chic: una parte del loro giardino si chiama “la valle”!!!
Il fratello della nostra guida era a Londra per il convegno annuale internazione delle camelie in quanto lui è presidente della Società Italiana della Camelia. Se avevamo ancora qualche dubbio sulla sua omosessualità tutto è stato chiarito quando abbiamo scoperto che si è laureato con una tesi sulla procreazione delle camelie reticolate… ebbè!
All’ultimo momento è arrivata la stessa tizia cagacazzo col naso schiacciato della degustazione di miele!!! Anche in questo caso non è stata zitta un secondo e ha continuato a strappare fiori e a metterli in borsa! Ovviamente era anche un supersperta di camelie!!! Arrrrghhhhh!!!
La visita ci ha permesso di ammirare decine di tipi di camelie: con corolla singola, semidoppia, doppia, con o senza steli, più simili a peonie e via dicendo. “La valle” aveva anche il suo ruscelletto e abbiamo saputo che il vicino di casa è un pashà!
Finita la visita del giardino/giungla, e prossimi alle 4, siamo tornati al ristorante per mangiare. Sazi e rifocillati siamo ridiscesi a Villa Giulia a Verbania per finire di vedere il camelio… ehm… la mostra di camelie recise e poi ci siamo avviati verso casa.
Il tempo è stato splendido e la compagnia molto piacevole! In questi giorni dovrò però cercare di disintossicarmi da questa indigestione di camelie!!!