I rapaci del castello

Castello di Vezio

Ieri io, Cristian, Guido, Piergiorgio, Pave e Ivan siamo andati sul Lago di Como a visitare il Castello di Vezio.

Dopo esserci arrampicati per una stradina tutta tornanti abbiamo raggiunto la cittadina di Vezio e lasciato le macchine in un parcheggio a pagamento. Il parchimetro ci ha rubato un euro… così avevamo una macchina che poteva rimanere fino alle 14.00 e uno fino alle 13.00… riusciamo a essere dissociati anche coi parcheggi!

Con le indicazioni scaricate dal sito ufficiale ci siamo avviati verso il castello. La cosa divertente è che qualunque mezzo di trasporto si scegliesse (piedi, treno o macchina) le indicazioni ti facevano comunque passare dalle Ceramiche di Vezio: un negozietto pieno di cocci fatti con la tecnica raku. Le forme erano anche molto carine e ironiche ma la ceramica raku mi fa veramente schifo!!!

Arrivati quasi all’ingresso del castello abbiamo cominciato a starnazzare pensando al falconiere che avremmo incontrato: il castello è famoso anche per dei diversti tipi rapaci che si possono vedere. Ivan ha sottolineato come si rendesse disponibile per giocare con l’uccello più… ehm… intimo del falconiere! Purtroppo le esibizioni di volo erano nel pomeriggio…

Il castello ha dei sotterranei con botti di vino e strumenti per fare il bucato, una torre centrale con mini ponte levatoio e una seconda torretta laterale.

Dopo i sotterranei (sempre alla ricerca delle dark queste cule!) siamo saliti in cima alla torre centrale. Dall’alto si vede un bellissimo panorama del lago e delle Alpi. Una volta scesi abbiamo esplorato la torretta laterale. Qui c’erano un’armatura arrugginita, una spada, una cintura di castità femminile e… una cintura di castità maschile!!! Una cosa tremenda!!! Siamo rimasti tutti sgomenti!

Ma non dobbiamo dimenticarci i falchi! Abbiamo visto Ginevra (falco di Harris), Regina (poiana ferruginosa) e Semola (barbagianni).

Regina, trovandosi davanti della altre regine, era tutta in movimento. Per prima cosa si è data una sprimacciata facendo uscire dalle penne una nuvola di polvere e poi, con nonchalance regale, ha cagato!

Semola era piccolissimo, brutto come il peccato ma tenerissimo mentre Ginevra scrutava l’orizzonte alla ricerca, probabilmente, del suo Lancillotto…

Finito il tour e salutato il falconiere (che fino all’esibizione di volo faceva il ragazzo alla cassa), abbiamo mangiato nell’unico ristorante di Vezio. Con il menu fisso a € 17,00 ci siamo scofanati pizzoccheri, spezzatino di manzo o misto di formaggi con polenta, dessert, vino, acqua e caffé. Unico neo è che ti facevano mangiare con l’imbuto ma era tutto buonissimo.

Tornando verso casa abbiamo fatto un giro a Varenna tra pargoli, tedeschi e – per la felicità di Guido – cigni!

La gita è stata molto piacevole e la consiglio a tutti!!!

Comments

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.