Bologna Pride 2008!

Bologna Pride

Sabato scorso Pride nazionale a Bologna!!!

Io, Cristian, Guido, Piergiorgio, Ivan e Roberto con la scusa della manifestazione ne abbiamo approfittato per farci un week-end bolognese.

Per il viaggio di andata abbiamo utilizzato il pullman organizzato dal CIG che è partito alle 10 da Milano. Cristian era il referente per il viaggio di andata e siamo così riusciti a riempire il pullman e a partire per primi (in totale c’erano 8 pullman!).

Arrivati in autostrada ho pensato di ravvivare l’atmosfera facendo un finto annuncio “dotazioni di sicurezza” come se fossimo in aereo. Ivan e Roberto hanno fatto le hostess posizionandosi lungo il corridoio. A parte le solite informazioni sulle cinture di sicurezza, uscite di emergenza, maschere ad ossigeno ecc. ecc. la parte più divertente è stata la dimostrazione della posizione di sicurezza da assumere se si fosse sentito urlare “Brace! Brace!”: essendo un pullman gayo la posizione era piegati a 90! Le splendide hostess hanno dato a più riprese una dimostrazione eccezionale della posizione! Si vede che ce l’hanno nel sangue! Alla fine siamo stati ringraziati da un fragoroso applauso!

Arrivati a Bologna ci siamo incamminati verso l’albergo. Ci siamo un po’ attardati quando siamo passati davanti ad una vetrina dove un negoziante aveva fatto sistemare un bonazzo in soli pantaloncini corti! Abbiamo poi scoperto che l’aveva fatto apposta per il Pride. Lodevole tentativo di marketing con però un piccolo problema: tutti noi abbiamo notato il bonazzo ma nessuno ha fatto caso a cosa vendesse il negozio!!!

Fatto il check-in in albergo siamo andati alla ricerca di un bar per mangiare qualcosa. Alla fine siamo approdati in un posticino in una vietta semi nascosta con un barista veramente cula! Non proprio giovanissimo, aveva un unico ciuffo di capelli in mezzo alla testa e chiamava tutti e tutte “stellina”! La cosa più divertente è stata quando tre ragazze lesbiche sono entrate nel bar e, dopo averci immediatamente riconosciuto come gruppetto gay, ci hanno chiesto: “Ma è già cominciato?” (sottinteso il corteo) e Ivan ha risposto con finta aria candida: “Ma che cosa?”.

Dopo una passeggiata fino ai Giardini Margherita abbiamo trovato i carri pronti per la partenza. Tra i 30 carri presenti ci siamo messi dietro a quello del CIG (che aveva anche lo striscione del Telefono Amico fatto da Cristian) e abbiamo cominciato a camminare. Il nostro camionista è riuscito a tranciare un ramo di un albero e poi a distruggere un paletto di metallo di quelli per non far parcheggiare le macchine… ci faranno pagare i danni…?

Dopo un po’ che camminavamo Cristian è andato avanti per fotografare l’inizio del corteo mentre io sono salito sul carro del CIG successivamente seguito da Piergiorgio, Roberto e Ivan. Sul carro abbiamo fatto le splendide riempiendo tutti di coriandoli e ballando un invidiabile YMCA. Marco “Destra Cialtrona” Mori, speaker del nostro carro, ci ha anche obbligato a fare un improbabile trenino sul camion in movimento: è stato un momento meraviglioso per la gioia di Ivan che detesta i trenini ma è stato risucchiato nella danza vorticosa!

Più tardi ci siamo riuniti con Cristian e abbiamo ripreso a camminare. Quasi alla fine del percorso ci siamo fermati per vedere sfilare tutti quanti (non finivano più!!!) e poi siamo andati in albergo per riprenderci e levarci di dosso i coriandoli che si erano infilati ovunque!

Dopo cena siamo andati a vedere il Cassero (avessimo anche noi una sede come quella…) e poi a bere qualcosa al Mambo (Museo di Arte Moderna di Bologna).

Il giorno dopo abbiamo visitato la città. Dopo Piazza Maggiore e i vicoletti del centro siamo andati sotto le due torri e io, Cristian, Ivan e Piergiorgio siamo saliti sulla torre degli Asinelli. Faceva già un caldo devastante e la salita è stata un massacro. Il panorama e il venticello che tirava sulla cima (a cui ci siamo asciugati le ascelle) ci hanno ripagato dagli sforzi! Scesi siamo corsi dentro un MacDonald’s per prendere un po’ di acqua e abbiamo scoperto un gioiello della tecnologia: un cestino della spazzatura che faceva anche da comprimi rifiuti automatico! Bastava buttarci dentro qualcosa e cominciava a compattare tutto! Cristian e Piergiorgio hanno cominiciato a giocarci come dei bambini felici, mentre io desideravo gettarci dentro il bambinetto che stava passando a chiedere l’elemosina! La tappa successiva è stato il pranzo in un ristorante dove abbiamo goduto sia del cibo che dell’aria condizionata.

Nel pomeriggio abbiamo fatto ancora una passeggiata e poi siamo collassati su una panchina di un parco. Ancora una granita per rinfrescarci e poi siamo andati in stazione per tornare a Milano. Saliti sul treno abbiamo scoperto che il nostro vagone non aveva l’aria condizionata!!! Ovviamente i finestrini non si potevano abbassare e sembrava di stare in un forno. A parte Ivan, che abbiamo recuperato a Milano ben cotto e con un contorno di patate (che lo straniscono), ci siamo spostati e sistemati come capitava in un altro vagone.

Arrivati a destinazione siamo andati al Moulin Rouge per la tradizionale cena domenicale e la serata si è conclusa con il fresco portato dal nubifragio/tromba d’aria: finalmente!!!

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