Carrà per Caso

Raffaella Carrà

TRUM!!!

Prima di Natale io, Cristian e Ivan siamo andati a vedere Fiesta! lo spettacolo di Fabio Canino dedicato alla regina delle inarcate riverse: Raffaella Carrà!

Se vi capita andate e vederlo. In alcune parti è un po’ lasciato al caso ma nel complesso è divertente e gaiamente cinico.

Tutto questo trionfo di Carrà mi ha fatto tornare in mente una fiction di raiuno del 1997 con protagonista proprio Raffaella: Mamma per Caso. Credo sia stato uno dei peggiori flop della Raffa ma, come tante cose che tocca, rimane nel cuore come capolavoro trash. Ecco la sinossi:

“Nicoletta Brizzi, una donna in carriera che ha scelto di puntare tutto sul lavoro: diventata una star televisiva a prezzo di rinunce e sacrifici, non intende sposarsi per non perdere la propria libertà. La sua vita viene improvvisamente stravolta il giorno in cui la sorella Annamaria, tutta casa e famiglia, scopre che il marito la tradisce con una giovane spagnola insegnante di flamenco: per capire se è possibile lanciarsi alla sua riconquista è infatti logico che Annamaria lasci i suoi figli (Margherita, di sedici anni, Alberto di quattordici e Nini di appena otto mesi) alle cure della fidata sorella.

Per l’impegnatissima Nicoletta è il momento di misurarsi con problemi di pappe, primi amori e disavventure scolastiche, trovandosi a fronteggiare situazioni inconsuete e con approcci diversi da quelli di un genitore tradizionale: è proprio in questo modo che la commedia si arricchisce di stimolanti riflessioni sul rapporto tra adulti e ragazzi e tra figli e genitori, dimostrando come la vita di tutti, spesso costretta all’interno di rigidi schemi, possa essere piacevolmente stravolta nei momenti più inaspettati. E l’ambiente di lavoro della protagonista consente di dare un’occhiata dietro le quinte del mondo televisivo: si scopre, così, l’aspetto sconosciuto degli studi e delle redazioni, con il lavoro frenetico, l’impegno a confezionare un prodotto di forte impatto, la responsabilità della messa in onda, ma anche le rivalità, le gelosie, l’arrivismo e soprattutto gli assilanti problemi di audience.”

Vi dico solo che nella prima puntata la spigliata Nicoletta/Raffaella aiuta delle travestite costrette a prostituirsi. Quando la polizia le porta via in un camioncino, cominciano tutte a cantare la sigla della trasmissione di Nicoletta “Ecco la Gente”!!!

Perché tutto questo non cada nell’oblio ecco la sigla della fiction, un pezzo di “Ecco la Gente” (notate la grande racitazione della Raffa) e uno spezzone di Carràmba che non c’entra niente col resto ma è troppo assurdo per farselo scappare (solo lei poteva trasformare l’apertura di una pallina in un tragico balletto)!



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