Sabato ho fatto una delle cose più gay che ci siano al mondo: sono andato ad un corso per fare partecipazioni con timbri, polverine ecc. ecc.
Posso dire di essere stato a due passi dal decoupage e di essere ancora qua per raccontarlo!!!
Tutto nasce da una proposta della mia amica Federica, che aveva già partecipato a dei corsi del negozio Impronte d’Autore e che era interessata a seguire anche questo. Così ci siamo iscritti e, tranquilli tranquilli, abbiamo aspettato che arrivasse il giorno. A dir la verità io ho aspettato con una certa apprensione e lei con dei calcoli alla cistifellea che hanno deciso di manifestarsi qualche giorno prima il corso!!!
Invano abbiamo cercato qualcuno che potesse sostituirla, così, mentre lei si riprendeva dall’operazione, io mi incamminavo verso la lezione.
Pian piano che arrivavano i partecipanti ho avuto la conferma a ciò che temevo: erano tutte donne!!! Ad un certo punto però vedo entrare un ragazzo un po’ cicciottello, con orecchino di finto brillante e un modo di fare… zoppicante. Così mi sono detto: “ecco un’altra cula per il corso.” E invece era uno dei futuri mariti di una delle corsiste!!! Si preannuncia un matrimonio fortunato!!!
Alla fine io, altre 6 ragazze e l’insegnante (donna, ovviamente) scendiamo al piano sotterraneo del negozio per iniziare. Quello non era un piano interrato, era l’inferno paradisiaco della setta del bricolage, il tempio del decoupage, la chiesa del brocantage e un mio incubo diventato realtà!!!
Non che mi dispiacciano i lavori manuali, ma quello era all’ennesima potenza! Il tono su tono non aveva mai avuto così tante combinazioni, i timbri segreti di religioni estinte erano sicuramente presenti insieme agli spiriti dei primi miniaturisti amanuensi.
Dopo una breve presentazione delle finalità della giornata iniziano le spiegazioni su come timbrare. L’ultima volta che ho usato un timbro è stato all’asilo… e quello era niente in confronto alle nuove tecniche!!! Per prima cosa esitono decine di inchiostri diversi con ogni colore possibile, e questo era intuibile. Ma esiste anche un inchiostro trasparente! E a cosa serve? Beh, ovviamente a far incollare la “polverina” senza dare un colore predefinito. Un momento, quale polverina?!?!?!?!? Esistono infatti centinaia di polverine con colori diversi, bagliori diversi, scintillii diversi e quello che conta è il mix di timbro, inchiostro e polverina. Ovviamente esiste anche una polverina trasparente, da usare con l’inchiostro trasparente tutto questo per… ovviamente per creare un effetto in rilievo, no??? AHHHHHHHHHHHHHH
Ma ovviamente non è finita qua: non dimentichiamoci del fon. Ovviamente la polverina attaccata all’inchiostro del timbro deve essere sciolta per ottenere l’effetto desiderato e per farlo ci vuole esattamente la giusta temperatura. Bisogna quindi usare un fon, con forma splendidamente fallica, esattamente adatto allo scopo.
Con tutte le informazioni delineate comincio il mio lavoro. Per prima cosa mando in panico tutte quante scegliendo dei colori non tipicamente matrimoniali e dei timbri senza cuoricini e abiti da cerimonia. Quindi comincio a fare cose piuttosto veloci perché mi sono detto: “non posso metterci 3 ore a fare ogni partecipazione, quindi ci vuole qualcosa di semplice”. In tutto questo le altre cominciano a unire decine di carte di tipo diverso, timbri come se piovesse e polverine che neanche il pusher di fiducia ha a disposizione. Dopo un paio d’ore ho creato tutto quello che volevo creare ma mi vergognavo a farmi vedere senza lavoro, quindi mi sono messo a fare i tentativi più assurdi sperando che il tempo passasse al doppio della velocità.
Tra un fon e un biadesivo sentivo dei discorsi preoccupanti. L’insegnante ha cominciato ad esprimere la sua teoria che io definirei psicologic-purpurina. In pratica guardando negli occhi le persone era in grado di dire se il lavoro svolto rispecchiasse o meno la loro più profonda personalità. Ciò detto ho imbustato veloce veloce i miei lavori per portarli a casa senza cadere nella valutazione! La cosa però non si è fermata lì, perché una delle future spose ha espresso il desiderio di avere dei girasoli per le decorazioni floreali in chiesa e al ristorante. Una volta che l’insegnante ha saputo che si sarebbe sposata in agosto ha cominciato a urlarle dietro che in quel periodo i girasoli non reggono il caldo e che doveva assolutamente cambiare idea!!! Dunque, che ore sono?!?!?
Il momento del saluto è stato sancito dall’arrivo di una commessa del negozio che ha sceso le scale dicendo: “qua sopra c’è uno dei mariti che aspetta”. E la fidanzata corrispondente ha detto: “se è grande e grosso è il mio!!!”. A quel punto ho capito che si trattava della culissima incontrato prima e mi sono trattenuto a stento dal dire: “sì, una grande e grossa finocchiona di cinta senese!!!”
Le tre ora erano finite e terribilmente provato sono tornato verso casa. Il corso è stato molto interessante e ho recuperato delle idee carine, ma non voglio mai più essere circondato da future spose in frenesia da partecipazioni!!!
Ciao,
ho letto il tuo post e mi sono molto divertita.
Proprio ieri mi sono iscritta allo stesso corso nello stesso posto.
Pare vada via come il pane… tutte che vogliono farsi le partecipazioni fai da te.
Io ti confesso che sono un po allergica al matrimonio. Spero di non uscire traumatizzata.
Mi piacerebbe semplicemente capire alcune tecniche (per applicarle magari anche in altre occasioni) e trarre alcuni spunti….
Grazie comunque per avermi preparata al peggio.
Ciao !
Fatti forza e divertiti!
Poi fammi fammi sapere com’é andata!