Blind Fall

Blind Fall

Ieri sera ho finito di leggere il libro Blind Fall di Christopher Rice.
Il libro racconta la storia di un marine di nome John che scopre che Mike, un suo ex capitano che gli ha salvato la vita in Iraq, è stato assassinato. Le sorprese non finiscono qui, perché Mike vivena da alcuni anni una relazione con un uomo.
Il libro segue il percorso personale di John mentre cerca di scoprire chi è l’assassino e di proteggere il compagno del suo amico.

Senza entrare troppo nel merito della trama, Blind Fall soffre di un grande problema: la caratterizzazione dei personaggi.
John passa da momenti di rabbia causata da fantasmi del passato e omofobia a momenti di accettazione incondizionata di tutto quello che gli viene messo davanti agli occhi. Allo stesso modo in alcune circostanze ragiona come un fine conoscitore delle reazioni umane e in altre prende delle cantonate che anche un bambino di due anni avrebbe evitato.
Alex, compagno di Mike, soffre della stessa sindrome da altalena passando, da un capitolo all’altro, dal piagnucolìo all’azione fredda e calcolata. Sembra quasi che sia in grado di badare a se stesso solo fino a quando non finisce la carica del cervello… neanche fosse Tick Tock di Ritorno a OZ.
Mike sembra essere il personaggio meglio delineato, anche perché vive nel ricordo degli altri per quasi tutto il libro…

La debolezza dei personaggi finisce per appiattire una storia che ha delle potenzialità e i giusti colpi di scena. Si arriva alla fine del romanzo un po’ per scoprire tutti misteri e un po’ per poterlo chiudere definitivamente e metterlo in uno scaffale a prendere polvere.

Christopher Rice è un autore che in passato ha scritto dei libri decisamente migliori, come A Density of Souls, ma poi sembrerebbe aver perso la vena innovativa. E’ come se volesse inserire ad ogni costo un aspetto di omosessualità, così da non deludere i suoi lettori, ma in questo libro questo aspetto non è stato sviluppato in maniera credibile.
Anche il curatore del libro sembra abbia preso il lavoro con poco interesse: ci sono piccole incongruenze che affaticano la lettura, come se alcune modifiche fatte a posteriori non siano state debitamente ricontrollate e allineate al resto.

Devo leggere ancora due libri di questo autore ma temo che ci vorrà tempo perché mi fidi ancora di lui… peccato perché è comunque un autore apertamente gay con delle buone capacità potenziali.

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