
Quest’anno abbiamo festeggiato la prima ricorrenza di una nuova e favolosa festa invernale: Glitter Day!!!
L’idea è nata da Marc e Fausto, i presentatori di Feast of Fun il podcast che ascolto tutti i giorni. Siete stufi di tutte queste feste comandate? Delle cene infinite con parenti semi dimenticati? Dei regali riciclati e dei pargoli arraffa tutto? Glitter Day è ciò che fa per voi! Glitter Day cade il secondo sabato di Gennaio, al sicuro da qualunque scomoda sovrapposizione ed è una festa per tutti ma, in fondo, dedicata a noi gay.
L’unica regola di Glitter Day è che non ci sono regole né obblighi precostituiti a parte uno: essere favolosi! Si può decidere se passarlo in casa o in un locale; mangiare fino a strafogarsi o accontentarsi di un cracker; bere una Tassoni soda o dodici negroni. Quello che si preferisce e ci fa star meglio è quello che si deve fare in questa ricorrenza.
Io, Cristian, Ivan, Pave, Guido, Pier, Fabio e Fabio abbiamo deciso di fare una bella cena. Inizialmente l’idea era di prendere una pizza, così da fare ancora meno fatica, ma alla fine io e Cristian siamo stati colti dal sacro fuoco della massaia e ci siamo messi a spignattare per tutti. Il menu era così composto: rigatoni tonno, panna e zafferano; pane all’aglio, anche conosciuto come la morte sociale; patate al forno; pasticcini portati da Guido e Pier.
E’ andata bene ed era tutto buono, ma il pane all’aglio in particolare è stato veramente un trionfo! Ricco di colesterolo, vietato ai vampiri ma incredibilmente godurioso. L’ho digerito la mattina dopo, ma ne è valsa la pena!
Dopo una conclusione di un supermisto di superalcolici siamo collassati felici di aver festeggiato questo primo Glitter Day in compagnia. Non resta che darci appuntamento per l’anno prossimo!
Update
Siamo anche stati citati dagli inventori della festa. Guardate l’immagine a questo link e ascoltate quello che hanno detto durante la puntata:
Ecco qualche foto della festa:








La Morte Sociale è rimasta nel mio cuore (o molto vicino) a lungo… Riciclerò l’idea per quando avrò le mie crisi di misantropia!