Tutta questa settimana l’ho passata a Siviglia per lavoro e di conseguenza, in un misto tra melodramma e finocchieria, posso definirmi La Shampista di Siviglia!!!
Lunedì ho preso un tranquillo volo Malpensa-Madrid verso mezzogiorno e poi un secondo volo Madrid-Siviglia. Il viaggio è andato bene e, come già potuto constatare in passato, il film Mine Vaganti ha detto una grande verità: “Non è vero che tutti gli assistenti di volo sono gay” “Certo, ci sono le hostess!”. Uno steward era un omone alto e un po’ barbuto che appena si muoveva dava a intendere il suo orientamento sessuale, mentre la prima classe aveva la splendida d’ordinanza!!!
L’albergo dove solitamente veniamo alloggiati a Siviglia era pieno quindi sono state prenotate due stanze al Barceló Renacimiento. L’hotel è veramente molto bello e la mia stanza era enorme! Non è meraviglioso quando si viaggia a spese altrui?
Tutto il giorno lo passavo in ufficio a lavorare ma la sera io e il mio collega andavamo alla scoperta della Siviglia notturna. La parte verso la cattedrale è incredibilmente affascinante: tutte viuzze che si aprono su piccole piazze circondate da alberi di arancio e decorate con ceramiche colorate. La parte più commerciale è ordinata, pulita ma troppo simile a Milano a causa dei negozi (sono gli stessi di Corso Vittorio Emanuele).
Anche il cibo era ottimo e io mi sono innamorato del jamón ibérico: un prosciutto saporito che se tagliato bene si scioglie in bocca. Buonissimi anche i calamari, la salsa all’aglio (mai digerita ma squisita) e la paella! Una sera stravolti dalla giornata abbiamo cenato in albergo e mi hanno portato un dolce meraviglioso: una sorta di piccolo uovo di pasqua di cioccolato bianco e cereali (sembrava un Biancorì) con dentro gelato al cioccolato fondente, bianco e crema, un fondo di sorbetto alla menta e una decorazione con more e altra cioccolata.
A pranzo invece siamo sempre andati al ristorante Abuela Luna che con €10,30 offriva primo, secondo, dolce, acqua e caffé. Il cibo era tradizionale spagnolo e mi sono sbafato diverse portate meravigliose tra cui il tocino de cielo, una sorta di panna cotta super concentrata servita con panna montata e cannella.
E’ stato molto interessante lavorare con gli spagnoli. La mattina li trovavamo a fare colazione con dei paninazzi ripieni di prosciutto, formaggio, pomodoro e intrisi nell’olio. La pausa pranzo per loro durava almeno due ore e poi si fermavano fino a quando c’era bisogno. Sicuramente sono più elastici con gli orari (facendo anche diverse ore in più) ma affrontano il lavoro con una rilassatezza che fa invidia. Me lo hanno detto chiaramente: facciamo tutto quello che dobbiamo fare e abbiamo alcune giornate molto piene ma comunque prendiamo tutto con tranquillità e questo ci rende persone più serene.
Sul secondo volo di ritorno c’era uno steward che poteva forse essere etero, temo che il mondo imploderà dopo questa notizia! Comunque o era raffreddato o in fattanza. Magari si era sniffato dell’Actigrip o beve per sopportare di essere l’unico etero in volo!
Siviglia mi è piaciuta veramente molto anche se ho potuto godermela poco… spero di recuperare in futuro!