Happy Days

Happy Days

Ieri sera sono finalmente riuscito ad andare a vedere al Teatro della Luna Happy Days, il nuovo spettacolo prodotto da Compagnia della Rancia. Com’è facilmente intuibile dal titolo si tratta di uno spettacolo con i personaggi del celebre telefilm degli anni ’70 raccontati il stile musical.

Per arrivare in teatro ho preso la metropolitana verde direttamente fino ad Assago Milanofiori Forum. Indubbiamente raggiungere il Forum è diventato molto più semplice e veloce ma quello che trovo terribilemente italiano è che nonostante i 6 anni di ritardo molti dettagli sono ancora da sistemare. Le segnaletiche in stazione, ad esempio, sono quasi inesistenti: sceso in banchina non c’è nessuna indicazione per l’uscita e arrivati al piano +1 devi sapere dove andare visto che le passerelle soprelevate sui due lati sono identiche e ti conviene usare una bussola per orientarti.

Lo spettacolo è ben fatto e molto curato come tutte le produzioni Rancia. Tutti i membri del cast, veramente tutti, cantano benissimo ed insieme formano un’ottima squadra. La scenografia e i costumi ti trasportano negli anni ’50 e sono entrambi molto belli da vedere. I cambi di scena sono semplici ma fluidi e tutto si muove come un meccanismo ben oliato.

Tutto perfetto quindi? Purtroppo c’è un elemento che abbassa il livello dello spettacolo: la storia. Prendendo spunto da un telefilm durato 11 stagioni non è semplice distillare un unico racconto mantenendo tutti i personaggi e questo problema si è trasformato nel tallone d’Achille dello spettacolo. La prima parte risuta spezzettata con delle situazioni che sembrano tirate in ballo solo per inserire una canzone. Fortunatamente la seconda parte cambia questo trend e ci si può godere maggiormente la rappresentazione.

Le canzoni in sé hanno tutto il fascino di quegli anni ma mancano del tocco rock che permea, tra gli altri, Grease. Le canzoni sono comunque orecchiabili ma non ti lasciano la carica energetica di altri musical e questo ti lascia con un senso di lentezza che non è comunque completamente meritato.

Riccardo Simone Berdini

Ma… Fonzie??? Riccardo Simone Berdini è assolutamente all’altezza del personaggio. Anche se fisicamente non è troppo simile è riuscito a prendere le movenze e le espressioni dell’originale in modo impressionante. Un solo sguardo fa partire una risata, veramente complimenti! Trucco e parrucco hanno reso gli altri interpreti molto simili agli attori del telefilm e in particolare Giovanni Boni (Howard Cunningham) è uguale!!! Fa impressione!

In conclusione è uno spettacolo da vedere anche perché la qualità va premiata. Forse non rimarrà tra i grandi classici delle produzioni italiane ma permette di passare due ore piacevoli circondari dall’atmosfera degli anni ’50!

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