Il quinto film del Festival MIX che ho visto si intitolava Stadt Land Fluss ed ecco un riassunto della trama:
Durante la stagione dei raccolti, i lavoratori sono impegnati ogni giorno della settimana, senza sosta. Il fienile deve sempre essere in ordine. Marko è un apprendista che lavora in un grande complesso agricolo fuori Berlino; passato il periodo di prova, diventerà un agricoltore esperto a tutti gli effetti. Ma forse non è quello che vuole. Non ha molti amici fuori dall’ambito lavorativo e gli altri apprendisti lo giudicano riservato e solitario. Ma quando arriva il giovane e bello Jacob, un nuovo apprendista, Marko fa subito amicizia con lui e inizia ad aprirsi. Segue fuga a Berlino, e improvvisamente nulla sarà più come prima. Un appassionato dramma rurale dove timidezza fa rima con ardore, e la libertà di una grande città può fuorviare da insani progetti di vita. Per romantici indefessi.
Il film ha una fotografia molto tedesca fatta di paesaggi, riprese molto lente e pochi dialoghi. Riesce però a rendere bene l’atmosfera che vivono i protagonisti: un lavoro ripetitivo ma in mezzo alla natura, condivisione degli spazi ma anche libertà di avere i propri momenti di solitudine.
Anche i due personaggi principali tra loro parlano poco e il sentimento nasce da un’intesa quasi a pelle e da sguardi rubati. Il problema di accettarsi omosessuali non è molto esplorato da questo film (anche se in campagna siamo comunque in Germania) e questo rende il percorso emotivo di Marko inaspettato. Marko deve infatti imparare ad aprirsi, a fidarsi di chi ha intorno prima di lavorare sul sentimento che prova per Jacob.
La crescita di Marko è quindi duplice mentre poco viene raccontato di quella di Jacob, si intuisce solo qualche problematica precedente.
In definitiva il film è piacevole e racconta l’omosessualità in un contensto tranquillo, chiuso, quasi senza interferenze esterne così da lasciare i protagonisti e le loro emozioni al centro di tutto.