Sputtana il Represso

Aurelio Mancuso

Per tanti anni è stato detto ma non è mai stato fatto. Alcuni mesi fa Aurelio Mancuso lo ha nuovamente minacciato ma questa volta sembra fare sul serio: ha intenzione di Sputtanare il Represso! Questa la presentazione della sua iniziativa presa dal sito ufficiale:

Questa iniziativa nasce per riportare un po’ di giustizia in un paese dove ci sono persone non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti e gli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva. L’outing (termine che viene usato in modo sbagliato dai giornalisti italiani che sono in molti casi ignoranti e pigri) è uno strumento politico duro ma giusto. In cosa consiste: dichiarare pubblicamente la pratica omosessuale o di altre differenti sessualità di politici (single, sposati, conviventi), preti, persone note e influenti, che attraverso azioni concrete e prese di posizione offendono e discriminano le persone gay, lesbiche e transessuali. Il primo elenco che pubblichiamo, altri ne seguiranno nei prossimi mesi e anni, è composto da 10 politici. Disponiamo dei nominativi di una decina di alti prelati, di altre personalità del mondo dello spettacolo e della tv. Abbiamo deciso di iniziare con questi primi dieci nomi per far comprendere chiaramente come nel Parlamento italiano viga la regola dell’ipocrisia e della discriminazione. I politici di cui conosciamo le vere identità sessuali sono molti altri, presenti in tutti i partiti, per ora ci limitiamo a pubblicare un estratto di quelli appartenenti ai partiti che hanno votato contro la legge sull’omofobia. Da ora in poi quando avverranno attacchi nei confronti della comunità lgbt da parte della gerarchia cattolica, del mondo dell’informazione, della politica, ci riserveremo la facoltà di rispondere adeguatamente.

Aurelio ha sicuramente delle mire politiche, probabilmente vuole essere il prossimo Grillini e questa iniziativa, se ben gestita, potrebbe dargli una bella spinta. Va detto che lui si fa portavoce dell’iniziativa ma che la parte operativa, e quindi legalmente perseguibile, è svolta da un gruppo di anonimi internauti votati alla causa dei diritti dei gay. Una strategia piuttosto comoda, non c’é che dire.

Ma oltre al suo guadagno personale e alla sua protezione legale, noi cosa abbiamo da guadagnarci? La speranza è un terremoto emotivo che porti all’unica cosa che viene regolarmente seguita in Italia: il gossip. Ma è possibile far partire una rivoluzione proprio dal gossip? Nel nostro paese dei balocchi forse sì… purtroppo.

Ma i diritti dei gay non possono e non devono essere una storia di copertina che dopo un paio di settimane viene dimenticata. I diritti devono essere un momento di condivisione, di crescita culturale che porti ad un paese meno provinciale e più moderno.

Questo non significa che io sia contro l’iniziativa. Mi piace che sia un’arma contro gli omofobi che fanno il doppio gioco. Mi piace che colpisca l’ipocrisia e non l’essere gay. Il vero mistero sarà la reazione degli interessati: silenzio, minaccia di querele o cosa…?

Mancano pochi giorni, rimaniamo sintonizzati. Questo sabato sentirò Aurelio Mancuso parlare alla Festa Democratica di Milano, vediamo se usciranno nuovi dettagli.

Piccola nota d’arredamento: lo sfondo del sito sta malissimo rispetto al resto!!! Ma non eravamo tutti arredatori nati??? ;-)

Comments

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.