Come tutti gli anni arrivato il mese di Ottobre comincia a nascermi dentro un desiderio di autunno e con l’autunno arriva… Halloween!!!
Per la tradizionale cena a casa nostra io e Cristian cerchiamo di trovare qualche idea nuova per decorazioni e pietanze ma di anno in anno le cose diventano più difficili. Su internet ci sono tantissimi suggerimenti ma la maggior parte sono siti americani che usano ingredienti che da noi sono difficilmente reperibili o decorazioni che nei nostri negozi mancano.
Ogni anno cerco anche di spulciare qualche tema interessante partendo da libri o film, come ho scritto nel post di due anni fa. Il problema è che tutti dovrebbero aver letto quel libro o visto quel film per godere dei riferimenti e non credo che tutti avrebbero voglia di studiare un testo scozzese di fine ‘700 :-)
In Italia poi non abbiamo riferimenti popolari legati a questa festa, e non perché sia una festa americana (visto che dai celti è passata ai romani) ma perché la chiesa se ne è impadronita trasformandola in ognissanti. Di conseguenza ci vuole tempo per allineare tutti ad un comune lore e nel frattempo la serata finisce e poi bisogna aspettare un altro anno.
Come la maggior parte delle feste antiche il fulcro della tradizione nasce da superstizioni e paure. La notte di Halloween era da passare in gruppo per proteggersi a vicenda dagli spiriti maligni che avevano libertà di girare, fare dispetti o peggio. Era quindi una festa corale, una preparazione collettiva all’inverno incombente, un momento per esorcizzare la paura e stringere i legami.
Noi abbiamo messo da parte le paure irrazionali nate dai misteri della natura e lo stare assieme in queste occasioni nasce dalla voglia di festeggiare e non dalla necessità di essere protetti dalla comunità. Quindi posso dire che da una parte vorrei vivere ancora in un mondo con quell’aura di mistero che renderebbe la serata più coinvolgente, dall’altra vivo in una realtà senza più segreti che – comunque – per il resto ha i suoi vantaggi.
Senza buttarla troppo sul sociologico, non è possibile ipotizzare un villaggio globale dove possano convivere la modernità con il senso di comunità? Un posto dove si sia realmente uniti ma senza avere un senso di paura che ci tenga stretti. Una sorta di medioevo illuminato (evvai con l’ossimoro)? Forse proprio noi omosessuali dovremmo costruire una comunità come questa anche perché Halloween è una festa squisitamente gaia: pensate solo ai travestimenti!!!
Comunque vadano i preparativi sono molto contento che la festa si stia avvicinando!!! Comunità, sociologia, tecnologia a parte sarà comunque la notte del mistero!
P.S. come il canone ci richiede alla fine dell’ultima frase dovrebbe scattare la risata demoniaca. Sentitevi liberi di farla voi stessi :-)