Domenica pomeriggio io e Cristian siamo andati al Teatro Nuovo a vedere l’ultima produzione di Compagnia della Rancia: Rain Man. Dopo anni dedicati quasi esclusivamente al musical, Saverio Marconi ha scelto di tornare alla prosa con questa messa in scena della sceneggiatura del celebre film del 1988.
Come sempre lo spettacolo è molto curato, con un buon ritmo e ottima recitazione da parte di quasi tutti gli attori. Anche la scenografia nella sua semplicità è funzionale e ammicca ai canoni più tipici della cinematografia.
I due fratelli protagonisti sono l’anima dello spettacolo e il coinvolgimento e l’emozione nascono dal loro particolare modo di rapportarsi. Luca Bastianello recita la parte di Charlie (Tom Cruise) e riesce molto bene a trasmettere il passaggio che il personaggio vive: dal cinismo estremo all’umanità. Per quella che probabilmente è una scelta registica, Luca Bastianello copia il modo di muoversi e parlare di Tom Cruise tanto da dare l’impressione di avere davanti un vero e proprio imitatore.
L’attore americano è stato colui che ha inventato il personaggio, ma mi domando se non sarebbe stato più interessante lavorare su un’interpretazione che si discostasse maggiormente dall’originale, giusto per provare un approccio diverso.
Luca Lazzareschi interpreta invece Raymond (Dustin Hoffman) e lo fa con grande credibilità. La difficoltà di questo ruolo è rendere la maniacalità di movimenti e atteggiamenti senza scadere nella macchietta e, devo dire, ci riesce benissimo.
Valeria Monetti riprende invece il ruolo di Susanna (Valeria Golino). Rispetto ai due fratelli la sua parte è più semplice ma la recita con la dolcezza che il personaggio merita, senza rendere troppo brusco il passaggio dall’innamoramento alla rabbia quando Charlie si comporta da egoista.
La parte finale risulta solo un po’ più lenta rispetto al resto ma mantiene comunque la qualità. L’ultima scena vede Raymond seduto su una sedia con le luci che si abbassano e alcune scritte che appaiono proiettate che sottolineano come le persone autistiche abbiamo comunque tutta la dignità delle persone così dette normali. Sicuramente il messaggio è chiaro e diretto ma, a mio avviso, in questa modalità fa un po’ troppo film dossier…
Lo spettacolo è stato molto interessante, coinvolgente ed emozionante e le finocchie più starnazzanti potranno godersi Luca Bastianello in mutande e cannottiera: una vista di tutto rispetto!