Sister Act

Sister ActIeri sera io e Cristian siamo stati invitati alla prova generale di Sister Act al Teatro Nazionale.

Lo show ha debuttato nel West End nel 2009 per poi spostarsi a Broadway nel 2011. A Londra ha avuto un discreto successo senza però esplodere mentre è troppo presto per sapere come andrà a New York. E… a Milano?

Ammetto volentieri che al terzo tentativo la Stage Entertainment è riuscita a fare centro e a produrre uno spettacolo ben fatto, pieno di ritmo e con splendidi protagonisti. La Bella e la Bestia era modesto, soprattutto con Michel Altieri nel ruolo della Bestia, e Mamma Mia! mancava del trasporto necessario per un musical che basa tutto sull’energia (nonostante alcuni membri del cast – come Lisa Angelillo – fossero molto bravi).

Questo Sister Act merita veramente di essere visto. Le liriche di Franco Travaglio sono un capolavoro (non ci si abitua mai al suo talento) e la messa in scena scorre fluida con i giusti picchi di risate e commozione.

Nel cast brillano particolarmente: Loretta Grace (Deloris Van Cartier), Dora Romano (Madre Superiora), Simonetta Cartia (Suor Maria Lazzara), Giulia Marangoni (Suor Maria Patrizia), Massimiliano Pironti (TJ), Fabrizio Checcacci (Joey).

Laura Galigani nel ruolo di Suor Maria Roberta è molto brava ma forse potrebbe trasmettere un po’ meglio il passaggio dalla timidezza alla maggiore coscienza di sè. Si tratta proprio di una volutazione puntigliosa, la ragazza ha comunque talento.

Mi spiace solo che – già dal passaggio a Broadway – abbiano tolto una canzone: How I got the Calling. Si trattava della spiegazione, moooooolto ironica, di come ogni suora abbia ricevuto la chiamata. Forse era un po’ troppo blasfema ma terribilmente divertente, ecco un filmato per godersi comunque il pezzo! Adoro il passaggio: I had a revelation when I skipped my medication!!!

Qualche piccola nota negativa. All’inizio dello spettacolo ha avuto l’impressione che Loretta Grace fosse appena appena fuori personaggio, ma dopo 10 minuti è diventata una vera figlia spirituale di Whoopi Goldberg! Non mi è piaciuto troppo il personaggio del Mosignor O’Hara (Simone Colombari), non so come fosse reso a Londra ma a Milano in alcuni punti è un po’ troppo macchietta e l’accento toscano si sposa male con un prete di Philadelphia. Il terzo scagnozzo dell’ex fidanzato di Deloris, Deniro (Giacomo Buccheri), parla in siciliano tutto il tempo ma canta in perfetto italiano… strano…

Passati questi piccolissimi nei ci si gode veramente la serata. Sister Act è una spettacolo assolutamente da vedere che merita i soldi del biglietto.

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