Da qualche giorno circola in rete un video di GetUp! Action for Australia per sensibilizzare sulla tematica dei matrimoni gay.
Il video racconta la nascita e la crescita di una storia d’amore tra un ragazzo e una persona misteriosa che non si vede in faccia ma che ci mostra il suo punto di vista in prima persona. Molte cose succedono (belle e brutte) fino a quando c’é una proposta di matrimonio e si scopre che la persona misteriosa è un altro uomo.
L’idea non è necessariamente innovativa, ma la grande naturalezza dei protagonisti e il modo in cui è stato montato rende questo filmato molto bello e commovente. Se per noi molto di quello che vediamo è ovvio, dobbiamo metterci nei panni del pubblico eterosessuale al quale il video è rivolto e capire cose gli viene detto: le nostre storie d’amore sono identiche alle vostre, i sentimenti sono gli stessi quindi la discriminazione non ha senso.
Sarebbe interessante sapere dove e come viene trasmesso questo video in Australia. Il boom su internet è fondamentale ma penso che anche i media tradizionali debbano essere presi in considerazione perché proprio le persone meno aperte e più lontane dalla democratizzazione tecnologica sono coloro da toccare con i nostri messaggi.
Una campagna autoreferenziale è bella ma non efficace, ci fa sentire importanti, presi in considerazione ma non diminuisce l’omofobia o aumenta i nostri diritti. La mia critica è rivolta al nostro paese dove spendiamo per realizzare poster, immagini, slogan che poi non escono dalle nostre associazioni, arrivano a mala pena nei locali gay e sicuramente non sfiorano neanche lontanamente il mondo eterosessuale.
Detto questo complimenti a GetUp! per l’idea e soprattutto per la realizzazione. Niente male la scelta del protagonista (per essere oche ad ogni costo) e, da inguaribile romantico, la lacrimuccia scende volentieri!