Ieri sera ho finito di leggere l’ultimo romanzo di Sophie Kinsella: Ho il tuo Numero. E’ l’undicesimo libro che leggo di questa autrice e devo dire che, tra alti e bassi, sono sempre molto piacevoli. Questa la sinossi della storia:
Cosa accade se ti scippano il telefonino e tutta la tua vita è lì dentro? Ti senti persa, naturalmente. È quello che capita a Poppy, una scombinata fisioterapista prossima alle nozze con un affascinante docente universitario. Proprio quando il telefono le serve per una faccenda a dir poco urgente! Perché tra le altre cose, nel bel mezzo di una festa con le amiche ha appena perso il suo prezioso anello di fidanzamento, uno smeraldo come non ne ha mai visti nella sua intera esistenza. Poppy è nel panico, e mentre cerca affannosamente l’anello perduto cosa vede in un cestino dei rifiuti? Un cellulare nuovo di zecca che sembra aspettare proprio lei. È un attimo. Ed è suo. Non può permettersi il lusso di rimanere scollegata, non in questo momento. Ma di chi è quel telefono? E a cosa si riferiscono gli strani messaggi che riceve? Poppy non ha il tempo di farsi troppe domande. Ha un anello da ritrovare, un matrimonio da organizzare e qualche cosuccia in sospeso con i suoi futuri suoceri. Ma non sa che quel telefono e lo sconosciuto con cui si troverà a condividerlo le metteranno a soqquadro la vita…
Le protagostiste di Sophie Kinsella sono molto simili tra di loro: giovani ragazze alle prese con problemi sul lavoro e di cuore che hanno l’abitudine di cacciarsi in sitazioni al limite della credibilità. Poppy non è molto diversa dalle altre ma all’inizio del libro sembra partire con il piede sbagliato, sembra troppo caricaturale con le sue scelte assurde e ho temuto che l’autrice questa volta avesse esagerato.
Fortunatamente con l’andare avanti dei capitoli l’allarme rientra e ritroviamo la Kinsella di sempre. Tutta la parte centrale della storia è assolutamente deliziosa, con i suoi colpi di scena ben calibrati, mentre il finale rischia di far capitombolare il libro ma tutto viene salvato prima dello schianto. Diciamo che la componente di assurdità sale ai livelli soglia ma l’azzeccata psicologia dei personaggi rimette tutto in sesto e parte anche una piccola lacrimuccia.
Sophie Kinsella è bravissima nel rendere gli aspetti romantici delle storie. La sua bravura sta nel trovare il giusto equilibrio tra sentimento smielato adoloscenziale e razionalità adulta. L’amore cieco in pieno stile Principe Azzurro lascia il posto a un sentimento solido che però non rinuncia a qualche pazzia.
Sicuramente non è il migliore dei suoi libri ma chi ama Sophie Kinsella non può fare a meno di leggerlo e poi… alla fin fine… Poppy diventa un’amica pur con tutte le sue insicurezze.
Senza voler passare da libro sulla psicologia moderna devo dire che qualche spunto interessante lo lascia in ambito di affetti, lavoro e i guai di raccontarsi che tutto va bene per non affrontare la realtà o fare brutta figura davanti agli altri.