Vanity Fair

Raoul Bova Vanity FairOggi io e Cristian, tanto per non farci mancare niente, siamo apparsi su Vanity Fair!

Qualche giorno fa mentre ero a Roma ho ricevuto un’email da Famiglie Arcobaleno che mi chiedeva una foto del nostro matrimonio per il prossimo numero della rivista. Di fretta e furia mi sono fatto mandare da Cristian uno scatto di noi due con il Tamigi sullo sfondo e l’ho subito spedito.

Con solo una conferma della ricezione dell’allegato ho cominciato a dire in giro che saremmo apparsi… e se non fosse successo? Questa mattina sono sceso in metropolitana e ho preso il nuovo numero appena uscito. In copertina faceva bella mostra di sé Raoul Bova che, come lo metti lo metti, è sempre un bono pauroso! Arrivato al lavoro ho cominciato a sfogliarlo e giunto a pagina 33 eccoci lì, in mezzo a tante altre coppie sposate in tutto il mondo.

Eccoci qua per dare il nostro piccolo contributo alla lotta per i diritti civili e per ricordare che non ci si deve mai vergognare dei propri percorsi personali. Sono piccole cose e Vanity Fair è di per sè una rivista gaya, ma è importante esserci per portare avanti il nostro messaggio di amore e normalità.

Ma ecco la foto della pagina incriminata:

Vanity Fair

Probabilmente dietro a tutti gli articoli a tematica gay di questo numero c’é anche un desiderio di farsi pubblicità e vendere più copie andando a toccare un argomento che attira sempre l’attenzione. Ciononostante è sempre meglio non farsi mai pendere di vista e sfruttare ogni occasione per raccontare una verità semplice che la politica si ostina a non voler vedere.

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