Wicked Albion

Ieri sera sono tornato a casa dopo una settimana a Londra per lavoro! Ovviamente quando ho saputo che c’era bisogno di aiuto in Inghilterra, ho prenotato un volo di domenica mattina e ho subito controllato tutto quello che potessi fare la sera. Alla fine ho preso un biglietto per la mostra Shakespeare Staging the World al British Museum e uno per Wicked all’Apollo Victoria Theatre.

Domenica mattina all’alba ho preso un volo da Malpensa. Il biglietto era Alitalia ma il volo era operato da AirOne… un disastro! Ovviamente sull’aereo c’erano 51 studenti di una scuola superiore di Cosenza ma soprattutto nonostante il costo (almeno € 150) non ti offrono neanche un bicchiere d’acqua. Fortunatamente il volo era in orario e – anche grazie al controllo automatico del passaporto – in un attimo ero sul Gatwick Express direzione Victoria Station!

Shakespeare

Arrivato in città ho fatto un salto in albergo per lasciare trolley e zaino e poi sono andato direttamente al British Museum. La mostra è splendida, ottimamente organizzata e interessantissima. In pratica racconta la Londra di Shakespeare sottolineando quegli elementi delle sue opere legati a quanto accadeva in quel periodo. Detto così è limitante, diciamo che la Londra elisabettiana ha cominciato ad avere il ruolo mondiale che ha ancora oggi e che Shakespeare – nel suo stile magico e immortale – l’ha raccontata come se fosse un personaggio essa stessa.

Anche se le sue opere sono ambientate in diversi paesi, Londra e l’Inghilterra del periodo ci sono sempre. Shakespeare è riuscito ad essere un autore che raccontava l’attualità creando comunque commedie e tragedie classiche.

Un esempio è il mio adorato Macbeth. Il Re James I era da poco salito sul trono e la minoranza cristiana era convinta che per loro le cose sarebbero andate meglio. Purtroppo non è stato così tanto da spingere i cristiani ad organizzare un attentato: il famoso Gunpowder Plot. Il Macbeth racconta proprio una storia di tradimento intestino con le streghe come elemento destabilizzante. James I era ossessionato dalla stregoneria ed era convinto che durante un viaggio in nave delle streghe avessero cercato di farlo naufragare.

Viene subito in mente Atto I – Scena 3 del Macbeth, quando le streghe raccontano proprio di un sortilegio contro un’imbarcazione. Sicuramente era un modo di Shakespeare di ingraziarsi il sovrano, ma anche un modo per noi per capire come venisse concepita la stregoneria all’inizio del 1600. I riti e gli animali utilizzati per le pozioni sono originali, trasformando il Macbeth in un manuale per la perfetta strega.

Questo è solo uno degli esempi ma la mostra è piena di collegamenti, curiosità e elementi multimediali. Grazie ad una collaborazione con la Royal Shakespeare Company durante tutta la mostra è possibile vedere video e sentire audio di parti delle opere del bardo.

Carico di emozione dopo la mostra sono andato a fare un giro tra SOHO e Piccadilly. Chiunque dica che la lingua ufficiale di Londra è l’inglese si sbaglia! La lingua ufficiale è l’italiano. Ovunque ci sono scuole in viaggio studio, famiglie con pargoli stanchi e urlanti e quando meno te lo aspetti ti si para davanti un pullman di vecchietti veneti in libera uscita. Solo entrando in SOHO ci si salva, il mix di gay e teatri è meglio di un fossato con i coccodrilli. Visto il numero spropositato di italiani che visitano Londra ci si aspetterebbe un popolo con un inglese migliore e più attenzione alle cose fatte bene. Invece no, l’italiano medio in vacanza visita ma non assorbe, critica ma non impara e starnazza senza ascoltare.

Andando a lavorare in un ufficio inglese mi sono reso conto di quanto sia effettivamente multiculturale la città. Con me lavoravano un signore della Repubblica Ceca e un inglese di colore. C’era anche un signora dell’America Latina e una ragazza musulmana. Non accetterò mai posizioni razziste, questa esperienza mi ha convinto sempre di più della straordinaria ricchezza delle diversità. Un altro esempio di cogliere e portare a casa.

Wicked London

Ma arriviamo al musical Wicked! Per chi non lo sapesse Wicked racconta la storia della Wicked Witch of the West del Mago di OZ da un punto di vista nuovo, quello della diretta interessata. La storia è presa dall’omonimo libro di Gregory Maguire e racconta una storia che – per assurdo – ha molto più senso di quella di Frank L. Baum. La Malvagia Strega dell’Ovest in realtà non è cattiva ma è lo stesso Mago di OZ a screditare il suo nome perché lei è in grado di smascherarlo.

La storia si intreccia con quella resa famosa dal film con Judy Garland ed è come se fosse la versione adulta della stessa. Quando si è piccoli si vede tutto in modo molto bianco e nero, buono o cattivo ma quando si cresce si scava più a fondo e si scopre la verità.

Wicked London Elphaba and Glinda

Uno dei personaggi più divertenti è quello di Glinda, la strega buona. Se ci si pensa bene una perfettina come lei non può che essere stata una bulletta stronzetta all’università. Ed è proprio così che viene dipinta, e alcune scene sembrano arrivare direttamente da Campeggio a Beverly Hills!!! Meraviglioso!!!

Dal punto di vista musicale non è tra i miei preferiti ma alcuni brani sono molto belli e cantati alla perfezione da un cast di altissimo livello. La messa in scena è spettacolare, con tantissimi movimenti e con luci fatte ad arte. La fine del primo atto è un capolavoro di magia sul palcoscenico.

Detto questo questo non vedo l’ora di tornare a Londra un’altra volta!!!

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