La Febbre del Sabato Sera

La Febbre del Sabato Sera

Giovedì scorso io e Cristian siamo stati invitati a vedere La Febbre del Sabato sera al Teatro Nazionale di Milano. Si tratta della quinta produzione della Stage Entertainment in Italia e una che segna un cambio di rotta nella gestione del teatro. Stage ha infatti deciso di non puntare sulla lunga tenitura ma di tenere lo spettacolo in scena fino a Gennaio per poi passare a produzioni ospite.

Quando alcuni mesi fa hanno annunciato La Febbre del Sabato Sera ero piuttosto dubbioso. Non è sicuramente un titolo di grido e temevo in un allestimento minimalista e invece sono riusciti a produrre un bello spettacolo. Ma vediamo i dettagli.

La storia è piuttosto insignificante, non molto lontata da Grease. Niente T-Birds e gonne a ruota però, il centro di tutto è la danza. Allo stesso modo lo spettacolo mette tutta la sua energia in questo aspetto e – senza dubbi alcuni – il cast eccelle! Cosa succede però agli altri elementi fondamentali per un musical?

Gabrio Gentilini

Dunque, il vero problema è tecnico: l’audio al momento è pessimo. Sembra che il galleria si senta meglio che in platea, ma comunque in alcuni punti ci si rende conto che qualcosa non funziona come dovrebbe. Alla fine di un scena di ballo molto intensa Gabrio Gentilini (Tony Manero) inizia a cantare con quello che sembra un po’ di fiatone. Posso capire che siano le prime repliche e che serva ancora un po’ di tempo per dosare correttamente le energie ma dopo un po’ ho capito che parte del problema (attenzione, parte del problema) poteva proprio essere l’audio. Nel secondo tempo c’è un brano cantato da Massimiliano Pironti (Bobby C.) che conosco abbastanza bene da non avere dubbi sulle sue capacità canore ed anche lui non risultava al massimo. Spero che le anteprime servano proprio a sistemare questi problemi, altrimenti lo spettacolo non è godibile al 100%.

Massimiliano PirontiPiccola nota proprio su Massimiliano Pironti: in ogni spettacolo gli danno lo stesso personaggio! In 3 Metri Sopra il Cielo (AKA Six Feet Under), Sister Act e ora La Febbre del Sabato Sera fa sempre la parte del ragazzino un po’ sfigato che si atteggia a adulto e non ne azzecca una. Effettivamente non essendo molto alto è difficile vederlo in ruoli come Tony Manero o Danny Zuko ma è un peccato perché è un performer molto in gamba.

Il resto del cast è azzeccato e affiatato, soprattutto nelle scene corali di ballo. Spicca Filippo Strocchi (DJ Monti) mentre non mi convincono completamente Laura Panzeri (Annette) e Marina Maniglio (Stephanie Mangano).

Una nota positiva va alle scenografie. Come scrivevo prima temevo in una svolta minimalista e invece un sapiente gioco di neon e luci rendono perfettamente lo stile della discoteca anni ’70. Grazie ad alcuni elementi mobili i cambi di scena sono veloci e armonici e una proiezione sullo sfondo (che altre volte non apprezzavo) aggiunge quanto manca all’atmosfera.

In conclusione il giudizio è più che positivo e consiglio a tutti di andare a vedere lo spettacolo. Se non sistemano i problemi tecnici però sconsiglio di spendere troppi soldi, aspettando magari qualche promozione infrasettimanale. Nonostante il giudizio positivo penso che per questo inizio di stagione sia un migliore affare in termini di divertimento andare a vedere Priscilla agli Arcimboldi.

Ecco un video di presentazione dello spettacolo, direttamente dall’edizione olandese!

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