Hong Kong Confidential

Dopo una quindicina di giorni a Hong Kong ho ripreso il ritmo della città e devo dire che anche questa volta mi trovo benissimo! Sarà caotica, ristretta e con zaffate di tofu che ti saltano addosso quando volti un angolo ma è anche incredibilmente vivibile e affascinante. Un pomeriggio a pranzo siamo andati ad Aberdeen con un nostro amico di Hong Kong che mi ha raccontato i segreti di come mangiare in un ristorante cinese ed è una cosa da raccontare.

Potrebbe sembrare la cosa più semplice del mondo – alla fine anche in Italia ce ne sono tanti – e invece è un mondo a parte. Fate conto che è il tipo di ristorante più tradizionale che ci sia ed è come se il tempo si fosse fermato. Per prima cosa i ristorante cinesi sono enormi. A Hong Kong tutto è piccolo e accrocchiato tranne loro. Di solito sono composti da un’enorme stanza piena di tavoli rotondi con tovaglie bianche/gialle e un rumore di fondo assordante. Se si ha fortuna si può trovare un tavolo in stanze laterali se il ristorante ne è provvisto.

Appena si entra c’é un podio con una persona che smista verso i tavoli o consegna bigliettini  che indicano chi è arrivato prima se bisogna aspettare per potersi sedere. Da qualche parte ci sono sempre delle vasche con i pesci vivi che si possono scegliere prima di ordinarli. Ne hanno di molte varietà insieme a crostacei e molluschi e comunque non è concepibile che il pesce non sia vivo in un ristorante cinese.

Accomodati al tavolo si notano un po’ di cose. Ogni posto a sedere ha il suo piattino, una ciotolina piccola, una più grande e un set di bacchette. Non esiste tovagliolo e anche se lo si chiede è difficile che te lo portino… al massimo puoi ottenere delle salviette umidificate… utilissime… Al centro del tavolo solitamente si trova una ciotola più grande e appena ti siedi ti portano due teiere: una con te verde e una con solo acqua bollente.

La prima operazione da fare è quella di pulizia. Si deve prendere la ciotolina più grande e riempirla di te verde. Si prende poi quella più piccola e la si immerge di sbieco facendola girare su se stessa così da lavare ogni parte. Fatto questo si prendono le bacchette, le si mettono in verticale sopra la ciotolina grande e le si lavano facendo scorrere il te verde direttamente dalla teiera. A questo punto si getta il te nella ciotola grande in mezzo al tavolo.

Questa operazione è piuttosto tradizionale, nei ristoranti delle città – e soprattutto a Hong Kong – non serve rilavare ciotole e bacchette ma essendo il cibo cinese piuttosto unto è un modo per sciacquare via eventuale olio rimasto dopo il lavaggio in lavastoviglie. Se dopo questo lavaggio il te è quasi finito nessun problema! Basta prendere l’acqua dalla seconda teiera e versarla nella prima. Il te verde cinese (in foglie) può essere usato molte volte tanto che molti cinesi tengono il fondo del te nella tazza tutto il giorno e quando hanno voglia di bere aggiungono acqua calda. Se invece le due teiere sono completamente vuote basta prendere il coperchio che le chiude e appoggiarlo sul manico. I camerieri sanno che devono passare a riempirele di acqua bollente.

Detto questo è il momento di ordinare. Scordatevi il menu come lo conosciamo noi, al suo posto ci sono una serie di foglietti di forme diverse e colori diversi tutti scritti in cinese. Ognuno ha alcune pietanze e indica le varie promozioni della giornata o dell’orario in cui stai mangiando. Con una penna devi segnare quello che deve essere portato al tavolo e quando sei pronto consegni il malloppetto di fogli ad una cameriera. Per i turisti occidentali esistono menu con foto ma non mostrano tutte le opzioni. Qualche tentativo di traduzione è stato fatto ma con risultati non propriamente chiari.

Chinese Restaurant Menu

Il cibo viene portato in cilindretti usati per cuocere al vapore e viene messo in mezzo al tavolo. Non esiste il concetto di quello che ho ordinato io e quello che hai ordinato tu, tutto è in comune. Non è una cosa comunista, è semplicemente perché anche in famiglia si è sempre mangiato così: tutto nel mezzo e ognuno prendere qualcosa. Noi abbiamo mangiato Dim Sum, piatto cinese tipico di Hong Kong che è composto da piccole porzioni da recuperare con agili movimenti di bacchette.

In attesa dei Dim Sum è passata una cameriera con un vassoio di involtini primavera e ne abbiamo presi uno a testa e prima di metterli in tavola ha preso un paio di forbicioni da giardinaggio e li ha tagliati in due perché fosse più facile mangiarli: aiuto! Mi è stato anche spiegato che involtino primavera è una traduzione letterale dal cinese che però non ha alcun significato. In passato i Dim Sum venivano portati in grandi vassoi a tracolla tavolo per tavolo. Ognuno poteva allungare la mano e prendere quelli che preferiva, non serviva quindi ordinare. Questo aspetto si è perso ma effettivamente era divertente.

I ristoranti cinesi sono entremamente economici (in tre abbiamo speso 15 euro totali) ma se non conosci i piatti rischi di prendere qualcosa di più costoso ma non necessariamente di più buono. La digestione è un po’ difficoltosa e anche se non puoi mangiare cinese tutti i giorni è un pasto sfizioso e dai sapori diversi dal solito.

Tung Po Restaurant

Senza neanche farlo apposta qualche sera dopo mi trovo di nuovo a mangiare ad un ristorante cinese. Questo si trova a North Point ed è veramente urfido. In pratica l’intero ristorante occupa tutto il secondo piano di un palazzo ed è un’accozzaglia di tavoli tondi più o meno grandi senza neanche tovaglie e con sgabellini di plastica come sedie. Per bere la birra ci hanno dato delle ciotoline cinesi e adesso non potrò berla in nessun altro contenitore!

Tung Po Cup Beer

Noi eravamo una tavolata di 17 italiani ed eravamo gli unici occidentali in tutto il ristorante. Al centro del tavolo c’era la classica pedana girevole per condividere le pietanze e – come immaginavo – tanto urfido era il posto tanto buono era il cibo! Un ragazzo ha ordinato per tutti e abbiamo assaggiato carne, pesce, crostacei e verdure a volontà. Una delle cose che ho preferito è un misto di carne e verdure spezzettate che viene messo come ripieno dentro una foglia di insalata: meraviglioso!

Tung Po All

Ad un certo punto della serata hanno messo a tutto volume We Will Rock You, seguito da Gangnam Style. Uno dei camerieri ci ha fatto tutto il balletto di Psy alla perfezione e visto che stavamo al gioco ci ha dato 5 birre Tsing Tao omaggio. Abbiamo mangiato fino a esplodere e abbiamo speso 20 euro a testa: trattandosi di una cena era veramente poco.

Tung Po Waiter

Al momento di andare via ho chiesto che mi facessero una ricevuta come giustificativo per il lavoro. Un cameriere ha preso un blocchetto e ha provato a compilarlo… al terzo tentativo mi ha dato quello che sembra un assegno con probabilmente la stessa copertura di quelli che facevano a Ok il Prezzo è Giusto: andiamo a giocare all’Assegno in Bianco!!!

Tung Po Receipt

Pesante o non pesante il ristorante cinese a Hong Kong merita di essere vissuto come esperienza culinaria e come esperienza antropologica!

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