Ieri pomeriggio io e Cristian siamo andati al Teatro della Luna a vedere l’ultima replica milanese di Frankenstein Junior, il musical di Mel Brooks. lo spettacolo è prodotto da Compagnia della Rancia con regia di Saverio Marconi. Come per il divertentissimo The Producers anche in questo caso Mel Brooks ha raccontato in chiave musical un proprio film del passato.
La storia è quella famosissima della pellicola del 1974 e anche i personaggi sono quelli che ricordiamo. La magia del genere musical riesce a dare nuova linfa alla storia e ad aggiungere scene esilaranti a quelle classiche conosciute da tutti.
A mio avviso questo spettacolo riesce addirittura a dare qualcosa di più rispetto al film. So che in molti storceranno il naso ma Frankenstein Junior non è secondo me il miglior film di Mel Brooks. Altre pellicole – più o meno nuove – sono più divertenti e geniali nelle loro sceneggiature eppure Frankenstein Junior sembra avere la capacità di pretendere di essere il migliore. Sicuramente l’atmosfera è unica e i personaggi azzeccati, ma ci sono molti pezzi lenti o addirittura noiosi. Grazie a questa trasposizione teatrale gli autori hanno avuto l’occasione di rivedere la trama togliendo le parti più faticose e regalando al pubblico due ore di spasso.
In Italia i soldi per le produzioni teatrali sono sempre pochi e difficilmente si riescono a costruire grandiosi impianti scenici che sono invece di casa a Broadway o nel West End. A questo bisogna anche aggiungere che gli spettacoli vanno in tour in tutto il paese e che quindi devono adattarsi a teatri grandi e piccoli. Questo discorso vale anche per Frankenstein Junior (anche se Compagnia della Rancia ha dimostrato di cavarsela perfettamente anche con produzioni maestose) così che il compito di tenere attenti gli spettatori passa agli attori in scena: ovviamente!
Il cast è senza dubbio perfetto. In particolare ho adorato Mauro Simone (Igor) che riesce a rendere questo mitico personaggio con la giusta dose di carisma e buffoneria, Valentina Gullace (Inga) con il suo spassosissimo rotolarsi nel fieno e Giulia Ottonello (Elizabeth) che trasmette alla perfezione l’altezzosità della fidanzata del Dr. Frankenstein. Giampiero Ingrassia – nel ruolo del protagonista – è bravo e credibile e assieme a tutti gli altri porta sul palco una grande intesa.
Devo davvero ripetermi e dire che sono tutti bravissimi, e non è una cosa da poco visto che devono confrontarsi con un cast originale di Broadway che era di altissimo livello. Al debutto il protagonista era Roger Bart (già visto in The Producers), Elizabeth una meravigliosa Megan Mullally (indimenticabile Karen in Will&Grace) e Frau Blücher nientepopòdimeno che Andrea Martin (mitica Zia Voula in My Big Fat Greek Wedding)!
Uno spettacolo che consiglio a tutti quanti e che gli amanti del genere non possono assolutamente perdere. Mi piacerebbe vedere più persone in scena, ma anche questo è un problema tutto italico. Buon divertimento e… SI PUO’ FAAAREEE!!!!!