Les Miserables

Les Miserables Movie

Stasera sono andato a vedere il film Les Miserables tratto dal musical in scena in molti teatri del mondo. Aspettavo questo film da mesi e ho approfittato di essere a Dubai per correre a vederlo: qua infatti è uscito un mese prima che in Italia.

Proprio a due passi dal mio albergo c’é un enorme Centro Commerciale con multisala e dopo essere tornato dall’ufficio sono andato a prendere il biglietto. Il primo problema è stato riuscire ad entrare nel Centro Commerciale a piedi: qua il mezzo di trasporto principale è l’auto. Passeggiando intorno alla struttura c’erano solo indicazioni per i parcheggi e non per l’ingresso! Alla fine sono passato anch’io dal parcheggio…

Una volta dentro dovevo trovare il cinema. Anche in questo caso ho avuto qualche problema. C’erano infatti dei cartelli ma ti portavano fino ad un certo punto e poi scomparivano nel nulla… sospetto che lo facciano apposta per costringerti a girare senza meta passando davanti al maggior numero di negozi possibile. Mi sono anche fermato a controllare la mappa dei 3 piani ma in quel caso mancava l’indicazione Tu Sei Qui rendendo impossibile orientarsi. Dopo aver chiesto aiuto al punto informazioni ho trovato il cinema e preso l’agognato biglietto!

Per accedere alla sala bisogna aspettare fino a 10 minuti prima dell’orario di programmazione. Come in molti multisala italiani ci sono altri 20 minuti di pubblicità e trailer prima dell’inizio della pellicola. Ho approfittato di questi minuti per farmi un’idea di chi fosse in sala. Per prima cosa noti che praticamente non ci sono arabi, in tutta la sala ce n’erano solo due e anche piuttosto giovani. La maggior parte delle altre persone erano asiatiche e qualche indiano.

Qua negli Emirati Arabi è piuttosto normale perché hanno tantissima immigrazione per tutti quei lavori che i locali non immaginerebbero mai di fare. Molti di questi immigrati sono gli schiavi del 2000 – sfruttati e pagati una miseria – quelli che possono permettersi il cinema fanno parte di una classe media povera ma che pian piano sta cercando di farsi spazio.

Davanti a me c’erano anche due file di finocchione filippine, trattandosi di un musical non potevo certo essere l’unico in sala! A Dubai il rapporto sessuale tra due uomini è punito con un massimo di 15 anni di carcere o – addirittura – la lapidazione. La legge punisce sia il rapporto omosessuale consensuale che la violenza di un uomo su un altro uomo. Ai giorni nostri sospetto che in molti casi venga chiuso un occhio, se non altro per non perdere in termini di turismo. Queste due file di finocchione filippine erano chiaramente gay ma poco schiamazzanti, forse per non attirare troppo l’attenzione.

Prima dell’inizio del film è rimasto sullo schermo per almeno 5 minuti un messaggio della municipalità di Dubai che segnalava il divieto di parlare durante il film, lasciare spazzatura in sala o sporcare le poltrone. Ricordava anche l’obbligo di silenziare i cellulari e di abbassare la luminosità degli schermi. Purtroppo qualche cellulare ha continuato a suonare (tra cui un Blackberry che ha ricevuto email per gli ultimi 10 minuti di film) e smartphone che illuminavano il buio non mancavano. Da questo punto di vista sembrava di essere in Italia…

Una cosa che in Italia non abbiamo più – almeno in modo plateale – è la censura. Nel nostro paese si censurano tantissime cose con la scusa del doppiaggio ma a parte rari casi (vedi Brokeback Mountain sulla Rai) è difficile che scene intere vengano tagliate. Qua invece è la normalità e le scene di sesso sono le prime a scomparire. Purtroppo anche Les Miserables ne è stato colpito: qualche minuto quando Fantine si prostituisce è volato via…

Hugh Jackman Les Miserables

Passiamo finalmente al film! Per prima cosa devo dire che l’ho trovato bellissimo e veramente emozionante: ho pianto per quasi tre ore! Il regista Tom Hooper ha usato una tecnica nuova per girare il film che è degna di nota. Quando viene girato un musical per prima cosa viene registrata la colonna sonora con tutte le parte cantate. Successivamente gli attori cantano in playback quando sono sul set riuscendo anche a ripetere la stessa scena decine di volte senza affaticare la voce. Per Les Miserables invece gli attori cantavano dal vivo sul set con l’aiuto di un pianoforte successivamente sostituito da un’orchestra.

Il grande vantaggio di questa tecnica è che rende le parti cantate molto più omogenee rispetto al resto e – soprattutto – molto più emotive. Qualche purista si lamenterà che qualche nota è stata abbassata o qualche fraseggio semplificato ma il risultato è molto più credibile. A teatro è diverso ma al cinema lascia sempre perplessi vedere un personaggio che soffre o sta per morire che canta con una voce perfetta e acuti immaccolati.

Non nascondo che ci vuole qualche minuto ad abituarsi alla nuova tecnica ma poi non fai neanche più caso al fatto che stiano cantando o meno, quello che resta è la storia e l’interpretazione. Una canzone in particolare ha tratto enorme giovamento da questa novità: I Dreamed a Dream. Sicuramente è una delle canzoni più belle del musical ma comunque quello che Ann Hathaway è riuscita a fare merita un Oscar. Dalla sua interpretazione trasuda tutta la sofferenza e disperazione di Fantine, ho la pelle d’oca solo a pensarci.

Amanda Seyfried Les Miserables

Anche gli altri attori se la cavano perfettamente. Hugh Jackman è un perfetto Jean Valjean e regge la scena senza sbavature per tutto il film. Russel Crowe non mi ha subito convinto come Javert ma nella parte finale si riprende alla grande. I giovani rivoluzionari traggono grande beneficio dalle scene corali e Aaron Tveit è un perfetto Enjolras. Gli innamorati portano in scena la freschezza della giovinezza e in questi ruoli troviamo Eddie Redmayne (Marius) che è anche un discreto ragazzo e Amanda Seyfried (Cosette). Una cosa un po’ curiosa va detta su Amanda: in una scena è vestita in abito da sposa con delle perline nei capelli e fa un’espressione identica ad una fatta in una scena in abito da sposa in Mamma Mia! Non dimentichiamo poi Samantha Barks (Éponine) che arriva dal cast londinese ed è forse quella che si porta più dietro uno stile di canto da palcoscenico. La cosa incredibile si Samantha Barks è che ha una vita sottilissima, ma li avrà tutto gli organi interni necessari alla normale sopravvivenza? Infine abbiamo Daniel Huttlestone che è un tenerissimo e dispettoso Gavroche.

Samantha Barks Les Miserables

Chi conosce il musical noterà subito che mancano due personaggi fondamentali: i Thénardier. Per questo ruolo comico sono stati scelti Sacha Baron CohenHelena Bonham Carter già visti assieme in Sweeney Todd di Tim Burton. Insieme sono spassosissimi e la scena nella locanda fa morire dal ridere. Questa scena però è forse più divertente a teatro, nel dubbio meglio vederle entrambe!

Non ho ancora preso la colonna sonora perché voglio essere sicuro di avere tutte le canzoni e non solo una parte. Visto il modo in cui è stato girato il film temo che sentire la musica senza vedere gli attori che cantano potrebbe non avere lo stesso effetto. Solo una canzone mi ha lasciato perplesso ed è Stars cantata da Russel Crowe che sembra avere un po’ una tonalità folk che risulta un po’ fuori luogo.

Concludendo non posso che dire che il film è bellissimo e merita assolutamente di essere visto. Questo vale sia per gli appassionati di musical che per quelli che solitamente non li vanno a vedere al cinema. Questo nuovo modo di girare le parti cantate potrebbe convincere anche loro.

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