Da qualche giorno girano in rete su diversi siti gay dei video e delle immagini della lotta turca. Si tratta di uno degli sport nazionali ed è fatta da lottatori cosparsi di olio d’oliva con indosso solo dei pantaloncini. Basta rileggere l’ultima frase per rendersi conto che in pratica è una delle lotte più omoerotiche a cui si possa pensare, altro che lotta greco-romana alle olimpiadi! Se questo non bastasse durante gli incontri i lottatori cercano di infilarsi sotto i pantaloncini dell’avversario alla ricerca di nicchie o appigli per fare leva e gettare il nemico a terra… ehm…

Giusto per entrare nel mood ecco un video con tanto di musichina di accompagnamento!

I solito discorsi un po’ sciocchi segnalerebbero la stranezza di avere uno sport così omoerotico in una nazione omofoba come la Turchia ma – purtroppo – se ci si pensa bene tutto fila perfettamente. Le regole di questo sport dicono che per vincere bisogna far cadere in terra l’avversario di schiena. Tutti i tocchignamenti precedenti che ci fanno tanto sperare e sospirare non servono ad altro che a umiliare l’altro lottatore mettendolo in una posizione di sottomissione.

L’uomo che sottomette un altro uomo e lo riduce ad una posizione femminile di prostrazione. In pratica l’attivo macho e la passiva sfranta. Gira gira torniamo alla scusa che ha percorso secoli di storia, dove il maschio attivo in un rapporto omosessuale non è considerato necessariamente gay, come se fosse solo e solamente il ruolo nell’atto sessuale a definire l’orientamento di una persona.

Ovviamente non sta allo sport della lotta risolvere i problemi di mancanza di diritti e accettazione delle persone omosessuali ma mi viene da pensare se ci siano mai stati lottatori turchi che abbiano fatto coming out. La lotta per l’uguaglianza può partire da qualunque spunto e ogni piccola cosa serve per lo scopo finale.

Detto questo non si può certo negare che questi lottatori unti e bisunti sono dei boni mica male! Ecco una galleria di immagini, qualcuno ha voglia di un Bastoncino Findus?

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