
Sabato pomeriggio sono andato a vedere il nuovo film della Disney dedicato al mondo creato da L. Frank Baum: Oz the Great and Powerful.
Dopo il mitico film del 1939 con Judy Garland e prodotto dalla MGM, nell’85 è uscito il primo sequel targato Disney: Return to OZ. Chiaramente non parliamo di un capolavoro ma io sono molto legato affettivamente a Return to OZ e al suo stile più realistico e meno onirico rispetto all’originale. In realtà ho visto prima questo film rispetto all’originale e quando ho finalmente visto il film del ’39 ci sono rimasto male proprio perché era molto più giocattoloso. Lo so, qualcuno griderà allo scandalo, ma ero veramente molto piccolo, stiamo parlando degli anni ’80!
OZ the Great and Powerful è un prequel e si posiziona prima l’arrivo di Dorothy Gale. Durante il film impariamo a conoscere il Mago di OZ e le tre streghe oltre che visitare alcuni luoghi citati dall’autore ma mai stati protagonisti di film. Dal punto di vista visivo il film è spettacolare e sicuramente sfrutta il 3D (anche se io l’ho visto in 2D, sono convinto che la nuova tecnologia non meriti il prezzo aggiuntivo del biglietto), sulla sceneggiatura ci sono invece un po’ di problemi.
La prima parte del film è veramente molto lenta e sembra essere dedicata agli effetti speciali più che alla storia. Una volta che OZ arriva nella città di smeraldo le cose prendono un ritmo diverso e si comincia a correre lungo una strada che porta la pellicola a diventare sempre più coinvolgente.
I personaggi sono interessanti ma non sempre l’interpretazione è alla loro altezza, facciamo quindi una veloce carrellata dei personaggio principali.

Spoilers
Per prima cosa scopriamo che OZ si chiama OZ… o meglio che il nome d’arte del mago in Kansas è proprio OZ e che questo fa parte della classica profezia che salverà il paese dalla strega cattiva… vabbè. Il mago è il tipico piacione che fa innamorare tutte le donne con i suoi modi affabili salvo poi rischiare ire e gelosie. Purtroppo James Franco non è abbastanza convincente nel ruolo e sembra che non gli interessasse molto essere in quel film. Non l’ho mai ritenuto un grande attore ma qua siamo a livelli piuttosto bassi tanto da rischiare di affossare il tutto. James Franco era la terza scelta per il ruolo e si vede. Il regista avrebbe preferito Robert Downey Jr. (sarebbe stato perfetto) o Johnny Depp (bene se avesse lasciato a casa ogni ricordo del Cappellaio Matto) ma purtroppo il pubblico si è dovuto accontentare di un ripiego.
Cominciamo a parlare di streghe con Glinda interpretata da Michelle Williams. Sicuramente è una delle migliori con i suoi occhioni grandi e il sorriso tatuato sul volto. Glinda non è un personaggio facile perché è talmente burrosa e positiva che rischia di fare la figura della macchietta. Non è un caso che nel musical Wicked venga resa prima un po’ petulante per poi fingere questa bontà pura per proteggere altri personaggi. Glinda rappresenta la strega buona falsamente accusata di essere malvagia e colei che si alleerà con OZ per sconfiggere i cattivi.
Subito dopo arriva Evanora portata sullo schermo da Rachel Weisz. Devo dire che lei mi è piaciuta, riuscendo ad essere perfettamente enigmatica fino a quando non si scopre la sua vera natura. Evanora è infatti la Wicked Witch of the East, quella che verrà sbiaccicata dalla casa di Dorothy. Il rapport con la sorella è un fulcro del film e lei riesce molto bene ad ingannare il popolo di OZ (e gli spettatori) circa i suoi scopi.

L’ultima strega è quella verde che tutti cercano ma inizialmente ci viene presentata Theodora interpretata da Mila Kunis. Theodora è una strega sempliciotta, facilmente raggirabile ma piena di rabbia nonostante il suo aspetto pacifico. Viene presa in giro prima da OZ e poi da Evanora la quale le fa un incantesino per farla smettere di soffrire trasformandola così nella Wicked Witch of the West: la strega senza cuore capace solo di odiare senza rimorsi o rimpianti. La versione verde di Mila Kunis lascia molto a desiderare, le protesi le stanno malissimo e le sopracciglia sotto la fronte spaziosa sono bruttissime. Per un personaggio così iconico ci si aspettava molto di più e anche l’interpretazione dell’attrice è un po’ carente.

Gli altri personaggi hanno parti secondarie e fanno bene il loro lavoro. Ci sono due ruoli completamente digitali (praticamente obbligatori nei film per bambini): Finley la scimmietta volante e la bambola di porcellana. La scimmietta potrebbe essere meno fastidiosa mentre la bambola di porcellana di tanto in tanto la si vorrebbe scaraventare per terra e romperla in mille pezzi. In entrambi i casi però la loro presenza in scena è abbastanza ben misurata da non risultare troppo fastidiosa (capito Jar Jar Binks?).
Per concludere ci sono degli aspetti molto interessanti mentre altri potevano essere meglio sviluppati. Il ruolo del protagonista necessita di un’interpretazione migliore e il film ne soffre molto. Ho sicuramente apprezzato il mistero legato alle due streghe, tutti le volevamo vedere ma non sapevamo chi fossero. Come in tutti gli altri film è stato mantenuto il dualismo tra mondo reale e mondo di OZ con attori che interpretano ruoli diversi ma in qualche modo speculari.
Un interessante retroscena viene accennato all’inizio del film. OZ riceve la visita di una donna che è stata una delle sue amanti, probabilmente la preferita e quella di cui si è forse realmente innamorato. Lei dice che ha deciso di sposare un certo Robert Gale ma si vede che in fondo vorrebbe che OZ la fermasse. Dal loro dialogo sorge il dubbio che lei possa essere incinta di OZ e che il matrimonio con Robert Gale le serva per proteggersi. Questa sembrerebbe una sotto storia di scarsa importanza se non fosse che Gale è il cognome di Dorothy. Non si deve quindi escludere che Dorothy sia figlia proprio di OZ e che vada a vivere dagli zii perché ai genitori è successo qualcosa oppure perché in quanto figlia illegittima deve essere allontanata per evitare uno scandalo. Sembra che la Disney stia pensando ad un ulteriore film che si posizioni tra questo e l’originale. Magari proprio questa traccia potrebbe essere espansa.
In conclusione il film non è perfetto – soprattutto per alcuni personaggi – ma merita di essere visto soprattutto dagli appassionati di OZ. Vedremo se verranno girati altri film ma nel frattempo fa sempre bene rivedere The Wizard of OZ e Return to OZ!