
Da qualche giorno gira su internet un video di una canzone country americana di un cantante piuttosto sconosciuto. Il motivo per cui la rete ne sta parlando è perchè è una canzone chiaramente gay cantata da un artista che attraverso questa canzone ha fatto coming out.
Il cantante si chiama Steve Grand e si può trovare su Facebook, Twitter o a questo link dove è possibile acquistare la sua canzone. Chiaramente non sono in grado di giudicare la musica – anche se è piuttosto orecchiabile – ma sicuramente posso dire la mia sul testo e sul video ufficiale.
Steve Grand ha il vantaggio di essere molto carino (più avanti qualche foto interessante) così che il video attira subito l’attenzione.
Quello che mi ha subito colpito è quella sensazione di america rurale che traspare, un’america fatta di campagna, paesini, rednecks posizionata probabilmente nella Bible Belt. Tutte cose che non assoceresti al tema dell’omosessualità (a parte come setting di un film porno gay). E’ proprio questo contrasto che sta alla base del video che riesce ad essere molto schietto e a non lasciarsi andare al buonismo.
La stessa schiettezza la si legge nel testo che fa chiaramente riferimento al fatto che l’oggetto del desiderio ha una ragazza (e l’invidia è comprensibile) ma anche ai suoi muscoli sotto la maglietta unendo quindi attrazione fisica a sentimento. Non ci sono giri di parole o ammiccamenti, c’è qualcosa da raccontare così com’é e la sincerità essendo rara è molto preziosa.
Sono molto interessanti anche alcune cose che ha scritto nella presentazione della canzone:
July 2, 2013
I fought with who I was for most of my life. In every way a young person can fight with himself.
But starting today, I’m laying it out there. I’m done playing it safe.
[…]
I wrote the song during a drunken piano jam session at a party. I recorded the vocals in my parents’ basement and worked with my friend Max Steger to record and mix the rest of the instruments.
I feel like most music industry people wouldn’t like the idea of me “pigeonholing” myself by telling this story as I have. But I don’t believe the world sees change until it sees honesty.
So I went in on my own.
I went all in. I’m nervous/excited/horrified/anxious about the effect that all of the choices I am making (and have made throughout my journey of discovering myself as a man and as an artist) will have on my future. But then I remind myself that I never really had a choice. This is the story I’ve been aching to tell most of my life… the universal story of longing to be loved…it is what I hold dearest to me.
-Steve

Una volta tanto abbiamo un testo e un video chiaramente gay che raccontano qualcosa di vicino a tante persone omosessuali in uno stile – quello country – inaspettato.
Parlavo prima di qualche foto interessante di Steve Grand. Qualche tempo fa è stato con uno pseudonimo sulla copertina di DNA ed ecco l’interessantissimo risultato:
Chiaramente la curiosità è su quello che succederà in futuro a questo artista. Sicuramente la pubblicità che ha avuto da questa scelta difficile può essere un trampolino di lancio ma anche un rischio. Internet esalta le persone ma poi le dimentica e chissà in quanti ci ricorderemo di lui tra qualche settimana… se così non fosse e Steve Grand continuasse con successo la sua carriera sarebbe un altro tabù sconfitto e quindi una vittoria per tutti.
Update
Sono passate alcune settimane dal lancio del video e Steve Grand sembra riuscire a mantenere un certo interesse su di se grazie a sessioni dal vivo qua è là negli Stati Uniti e all’uscita di una seconda canzone: Stay.
Tra le varie interviste che ha rilasciato una mi ha particolarmente colpito per la sua lunghezza, per aver trattato di molti argomenti e per essere andata alla ricerca di risposte a domande sul passato del cantautore che non erano mai state esaustive. Prima di continuare ecco il link all’intervista sul sito Boy Culture.
Una delle domande più interessanti è quella in cui si parla dei vari nomi d’arte che Steve Grand ha assunto negli anni. Saremo arrivati veramente al nome vero con queste due canzoni? Possiamo veramente considerarlo genuino o è solo una persona alla ricerca del successo che sta cercando di dare ai suoi fan esattamente quello che si aspettano?
La mia ultima frase non deve essere vista con intento polemico, ma più come una valutazione del mondo dello spettacolo e delle sue regole interne. Le risposte di Steve Grand sono troppo – passatemi il termine – calcolate per essere prese al 100% per come arrivano. Il rischio nell’essere così cauto è non dare la possibilità ai fan di affezionarsi ad una persona vera. I Social Network hanno permesso agli artisti di relazionarsi senza filtri con il proprio pubblico ma da questa opportunità arrivano anche molti rischi.
Quando le notizie delle stelle dello spettacolo arrivavano solo da interviste ufficiali era facile mantenere un’immagine pubblica costruita ad hoc. Il pubblico cercava di cogliere dei dettagli di figure irraggiungibili, quasi mitiche, mentre ora il pubblico vuole sapere tutto in tempo reale e nascondersi è quasi impossibile. Per questo portare avanti un’immagine così acqua e sapone rischia di diventare controproducente, perché la gente andrà di proposito a cercare qualcosa per rompere la facciata che si è costruito.
Non dico che la sincerità sempre e comunque sia la risposta ma visto il grande sforzo e coraggio che ha avuto Steve Grand nell’essere chiaro sulla sua omosessualità forse dovrebbe mantenere lo stesso approccio su altri aspetti personali. Forse non sarà mai un artista di grande successo acclamato in tutto il mondo ma almeno non deve perdere l’appoggio di una comunità gay che quando si sarà stufata di vedere il suo fisico perfetto non gli starà certo dietro perché bravo e perfetto nel modo di essere.
Con questo non intendo che il peggio dei personaggi famosi debba essere spiattellato davanti al mondo intero, ma solo che è necessaria una maggiore sincerità, soprattutto adesso e soprattutto nella comunità gay.
Per concludere ecco il testo della canzone:
All American Boy
VERSE 1
Ripped Jeans, only drinks whiskey
I find him by the fire while his girl was getting friskey, ohh
I say we go this road tonight
He smiles, his arms around her
but his eyes are holdin me, just a captive to his wonder, ohh
I say we go this road tonight
PRE-CHORUS
now I know that that’s your girl, I mean no disrespect
The way that shirt hugs you chest boy, I just won’t forget
I’ll be sittin here, drinking my whiskey
I won’t say goodnight unless I think ya might miss me, ohh
CHORUS
Be my All-American boy tonight
where everyday’s the 4th of July
and it’s alright, alright
And we can keep this up till the morning light
and you can hold me deep in your eyes
and it’s alright, alright
so be my, be my
my All-American boy
VERSE 2
Ripped jeans, tight shirt
he lights a cigarette you know I’m glad that she can’t stand it, ohh
I drink the moonlight from his eyes
Now hold there, just a moment
I want to take this in now we don’t need no photo of it, no
we should go this road tonight
PRE-CHORUS 2
now I know that that’s your girl, and I don’t give a damn
she’s been cusin and cryin, she don’t know what she has
so I’ll be, sittin here, tryin hold down my whiskey,
you tell your girl good night cause somebody’d like to kiss me, ohh
CHORUS
Be my All-American boy tonight
where everyday’s the 4th of July
and it’s alright, alright
And we can keep this up till the morning light
and you can hold me deep in your eyes
and it’s alright, alright
so be my, be my
my All-American boy
BRIDGE:
Of all the girls and boys to look my way
Ain’t no body ever hit me this way
so won’t you come back with me
and lay with me a while
I’m gonna wrestle you out of them clothes,
leave that beautiful body exposed,
and you can have my heart and my soul and my body…
just be mine
GUITAR SOLO
DOWN CHORUS
Be my All-American boy tonight
baby you light my fire
I’ll make you feel alright, alright!
CHORUS
Be my All-American boy tonight
where everyday’s the 4th of July
and it’s alright, alright
And we can keep this up till the morning light
and you can hold me deep in your eyes
and it’s alright, alright
be my, be my…
just, be my, be my…
my All-American boy