Eccomi di ritorno da tre meravigliosi giorni a Londra! Organizzando un po’ all’ultimo sono riuscito a fare un salto in Inghilterra per vedere due spettacoli a cui tenevo molto: Miss Saigon e Blithe Spirit con Angela Lansbury!
Tre giorni quasi esclusivamente dedicati al teatro dai quali sono tornato pieno di emozioni anche se con qualche soldo in meno: Londra è splendida ma anche molto cara, si sa.
Ma andiamo con ordine e vediamo cosa è successo in questi tre giorni. Venerdì alle 11:30 avevo l’aereo e – trattandosi di un venerdì prima del ponte del 2 Giugno – non poteva non esserci sciopero di qualunque mezzo di trasporto. Speravo di andare a Linate con calma e invece sono arrivato prima delle 8:30 proprio per evitare lo sciopero dell’ATM. C’era anche sciopero del personale di terra di Linate e Malpensa oltre che a quello degli assistenti di volo di Easy Jet, Alitalia e Meridiana. Fortunatamente volavo British Airways ma comunque un po’ di ansia c’era.
Arrivato al check-in hanno registrato il mio bagaglio da stiva ma hanno preferito non imbarcarlo subito: con lo sciopero del personale di terra sarebbe potuto rimanere a Linate fino al giorno dopo. Mi hanno detto di portarlo dietro come se fosse un bagaglio a mano e che al massimo lo avrebbero imbarcato direttamente al gate. Chiaramente nella valigia avevo liquidi, forbici e un rasoio.
Al controllo bagagli a mano hanno – giustamente – bloccato la mia valigia e mi hanno chiesto come mai ci fossero liquidi. Gli ho spiegato tutto quello che mi avevano detto al check-in ma non sembravano troppo convinti. Il problema era il liquido delle lenti a contatto perché ne avevo più di 100ml. Siccome viviamo in un paese dei balocchi alla fine mi hanno lasciato tutto anche se non avrebbero dovuto: si trattava di una situazione speciale per la concomitanza dello sciopero e delle partenze per il ponte.
Una cosa del genere all’estero non sarebbe mai stata possibile. Non per la mancanza di scioperi (ecco, magari non frequenti come da noi) ma perché la sicurezza viene comunque prima di tutto. Se le regole dicono una cosa quella regola va seguita. Questa noncuranza è tipica dell’Italia dove si chiude un occhio per un viaggiatore con quattro code nel bagaglio ma poi lo si fa anche per il politico che hanno rubato un sacco di soldi pubblici.
Comunque è andato tutto bene, il mio volo è stato uno dei pochissimi non cancellati (meno male che ho voluto farmi un regalo e volare British Airways) e sono atterrato a Londra con 10 minuti di anticipo. In poco tempo ho passato il controllo automatico del passaporto, recuperato il bagaglio e preso la Piccadilly Line fino al centro della città.
Pochi minuti in albergo ed ero già su un autobus verso il negozio della Twinings dove ho comprato 5 scatole di tè, che meraviglia! Ancora qualche giretto di shopping e dopo una cena leggera sono andato al Prince Edward Theatre per il primo spettacolo.

Miss Saigon è considerato un classico del musical, ha debuttato proprio nel West End londinese del 1989 dove è rimasto in scena per 10 anni. A 25 anni dal debutto Londra ha adesso una nuova edizione in scena. La storia riprende quella della Madama Butterfly di Giacomo Puccini portandola però in Vietnam negli anni ’70. I protagonisti sono Kim, una giovane ragazza rimasta orfana che lavora al Dreamland un localaccio di Saigon, Chris, un giovane sergente dei Marines, e l’ingegnere, il proprietario mezzo vietnamita e mezzo francese del Dreamland.

Kim e Chris passano una notte assieme e si innamorano perdutamente l’uno dell’altra. La guerra in Vietnam sta per finire e Chris deve abbandonare Saigon prima che cada e cerca di portare Kim con se. In tutto questo l’ingegnere cerca con ogni sotterfugio e tranello di ottenere un visto per gli Stati Uniti. La situazione crolla velocemente e sia Kim che l’ingegnere non riescono a partire con Chris.
Passano tre anni e Chris riesce a trovare Kim in un locale equivoco di Bangkok. La raggiunge e lui scopre che lei ha messo al mondo suo figlio e lei scopre che Chris da due anni ha una moglie americana che è a Bangkok assieme a lui. Prima che la situazione possa essere risolta in qualche modo – con l’ingegnere che cerca come sempre di ottenere il suo tornaconto – Kim si uccide riuscendo ad ottenere quello che voleva: che il figlio suo e di Chris possa crescere in America.

Trattandosi di un musical ispirato da un’opera lirica la storia è interessante ma piuttosto banale. Quello che conta è la messa in scena, la musica e i protagonisti. Questa produzione è riuscita piuttosto bene in tutti questi tre aspetti.
La messa in scena è grandiosa con molti cambi di scena repentini e un gusto asiatico molto azzeccato. Una delle scene classiche di questo spettacolo è l’arrivo dell’elicottero che porta via Chris da Saigon. La scena è spettacolare e colpisce anche se sai cosa starà per succedere. Meritatamente i tecnici hanno avuto un applauso a scena aperta. C’è stato solo un piccolo errore che non ti aspetti da uno spettacolo del West End: un elemento della scenografia del secondo atto è stato calato in palcoscenico in anticipo. Pochi – a parte me – se ne saranno accorti perché l’elemento non era illuminato ma a questo livello di qualità è un errore molto strano.
Lo stile della musica è un misto di sonorità occidentali e orientali ed ha moltissime canzoni che colpiscono ed emozionano. Un aspetto che mi ha sempre colpito è che a pochi minuti dall’inizio incontriamo dei brani impegnativi dal punto di vista canoro. Questo è un tratto piuttosto comune dei musical completamente cantati e in questo caso sottolinea come la storia parta subito a grande velocità, in un attimo siamo nel cuore della vicenda. Forse proprio per lo sforzo immediato che lo spettacolo richiede ho avuto l’impressione che il cast – soprattutto Kim e Chris – avesse bisogno di un po’ di riscaldamento. Non dico che all’inizio cantassero male ma dopo le prime canzoni si è arrivati ad un qualità maggiore.
In generale il cast mi è piaciuto molto e il ruolo di mattatore è sempre e comunque del personaggio più particolare: l’ingegnere! Kim e Chris sono forse un po’ ingenui, ci si affeziona e loro, si vuole vedere come va a finire il loro intreccio amoroso, ma è quando l’ingegnere entra in scena che pensi: “adesso ci si diverte davvero.” Jon Jon Briones, l’attore che lo interpreta, è straordinario, il più bravo di tutti. A differenza di produzioni più vicine all’originale questo ingegnere nell’aspetto è più asiatico e questo dona al personaggio delle qualità meno europee che si addicono al ruolo. Molto toccante anche Eva Noblezada e la sua interpretazione di Kim, riesce a rendere molto bene il passaggio da ragazzina a giovanissima madre e alle conseguenti scelte per dare un futuro a suo figlio.

Per concludere abbiamo Alistair Brammer nel ruolo di Chris. Questo personaggio deve essere bono, non se ne esce ed Alistair non ci delude affatto regalandoci anche qualche scena mezzo nudo. Come scrivevo prima ha avuto bisogno di qualche scena per riscaldarsi ma poi ha portato a termine tutto lo spettacolo in maniera eccelsa.


Direi proprio che questo Miss Saigon merita di essere visto, al momento hanno aperto le vendite per i prossimi 11 mesi!
Dopo una nottata di riposo mi sono svegliato di buon’ora per andare all’Elizabeth Olympic Park a Stratford. Si tratta del parco vicino allo stadio e al villaggio olimpico di London 2012 restituito ai londinesi lo scorso Aprile. I lavori non sono ancora finiti (stanno smontando parte dello stadio) ma è già molto piacevole passeggiarci. Ci tenevo molto a vedere l’Aquatic Centre perché è molto interessante dal punto di vista architettonico e non per la speranza di incontrare Tom Daley che si allena lì, sia chiaro! Purtroppo per poter entrare fisicamente nella struttura devi pagare l’ingresso per la piscina o la palestra, non è prevista l’opzione visitatore pigro. Comunque anche da fuori è una struttura veramente notevole.


Il resto della giornata l’ho passata passeggiando e per pranzo sono stato in un pub in Cambridge Circus dove vado spesso. C’era una nuova cameriera che stavano formando ho così scoperto tutti i segreti per gestire una piccola sala di un pub. In particolare mi ha fatto ridere quanto spiegavano come gestire i turisti: “se non parlano un buon inglese non fare tante domande su come vogliono i piatti o quale opzione di contorno preferiscono, portagli la scelta più tradizionalmente inglese che abbiamo, saranno contentissimi!” Come dolce mi sono fatto tentare da un sorbetto al gin tonic: meraviglioso, lo devo fare anch’io!
Dopo pranzo ho passeggiato ancora un po’ per poi tornare il albergo per prepararmi al secondo spettacolo del viaggio: Blithe Spirit. Questo era lo spettacolo a cui tenevo di più, ovviamente per la presenza della fantastica Angela Lanbury!

Il testo è una commedia brillante di Noel Coward scritta del 1941 e che parla degli strani avvenimenti in una casa di campagna. Charles, il padrone di casa, organizza una seduta spiritica con Madame Arcati, una medium del luogo, perché deve svolgere delle ricerche per un suo libro. La seduto spiritica ha l’effetto collaterale di far apparire lo spirito della prima moglie di Charles e solo lui riesce a vederlo e a sentirlo. Questo porta a divertenti misunderstanding con Ruth la seconda moglie e ad una serie di dispetti con anche gravi conseguenze.
Charles e Ruth cercheranno in ogni modo di liberarsi dello spiritello chiedendo nuovamente l’aiuto della medium portando ad ancora più eccentrici risultati. A parte l’aspetto esoterico la commedia ci racconta in modo inaspettato il rapporto di coppia e cosa succede col passare degli anni e dei matrimoni.

In attesa dell’inizio mi sono guardato attorno per capire che pubblico ci fosse. Molti spettatori erano donne anziane e gli uomini (giovani o vecchi) erano quasi tutti gay. C’erano anche molti spagnoli che solitamente non incontro a teatro a Londra. Si vede che anche lì Angela è molto popolare.
Seduti dietro di me c’era questa coppia di uomini gay sulla cinquantina, molto British nel modo di fare e un po’ con la puzza sotto al naso. Uno dice all’altro: “secondo te verrà applaudita appena entra in scena?” L’altro risponde: “è molto probabile… applaudirla per cosa poi? Perché è ancora viva???” Nonostante avesse insultato la mia Angela volevo stringerli la mano e dargli il premio battuta acida pre-spettacolo 2014.
La mia adorata Angela Lansbury (89 anni) interpreta il ruolo della medium Madame Arcati, ruolo già interpretato a Broadway nel 2009. Lei è una grandissima attrice di teatro e nonostante l’età non perde un colpo. In scena è brillante, divertente, ironica e riesce a rendere perfettamente un ruolo che troppo facilmente può essere massacrato da attrici meno capaci.

Ogni suo gesto, sguardo è azzeccato e in scena regge perfettamente l’intero spettacolo. Anche gli altri protagonisti solo molto bravi ma lei è una spanna sopra a tutti. Lei nasce come ballerina e in un paio di scene deve ballicchiare in maniera ridicola creando un’ilarità pazzesca, avevo le lacrime agli occhi da ridere.
Alla fine dello spettacolo sono corso alla porta dei camerini per aspettarla. Si era già formata una bella ressa di spettatori ma anche di passanti incuriositi. A controllare che tutto fosse a posto c’era un dipendente del teatro, un orsetto fatto e finito che molto gentilmente ci spiegava cosa sarebbe successo. Dopo un quarto d’ora circa è uscita Angela con una bella chioma di capelli bianchi e salutando contenta è entrata nella macchina che l’aspettava. Davanti all’entrata per i camerini c’è il Rupert, uno dei locali gay di SOHO. Vi lascio immaginare l’eccitazione quando i frequentatori del pub hanno visto arrivare Angela. A quel punto più che una ressa siamo diventati un Gay Pride!
Io ero preparato e sapevo che lei avrebbe tenuto il finestrino abbassato e quale direzione la macchina avrebbe preso così sono riuscito a scattarle un paio di foto.


Ma come facevo a sapere tutte queste cose? Alcune settimane fa mentre mi trovavo a Hong Kong molte persone della mia azienda erano a Londra per una riunione. Una sera passeggiavano e hanno visto le persone in attesa di qualcuno. Trattandosi del teatro dove recitava Angela Lansbury hanno subito detto: “dobbiamo fare una foto e mandarla a Federico!” Non hanno solo fatto una foto, il mio capo ha anche fatto un video! Eccolo qua, con tanto di occhiolino finale!
E’ stata veramente una grande emozione, non potevo assolutamente perdere questa occasione!!!
Il giorno dopo sono semplicemente tornato a casa con la valigia stracolma di regalini e la testa ancora piena di emozioni. Piccola nota divertente: la signora seduta accanto a me in aereo era veramente troppo inglese, come rinfresco ha ordinato una tazza di tè e un gin tonic!!! Grande!!!
Update – 15 Jul 2014

So che non c’entra praticamente niente con lo spettacolo ma in questi giorni mi sono arrivati due file con Angela Lansbury protagonista che non potevo assolutamente non condividere! Il primo è un gioco di trova le differenze veramente molto complesso, quasi quanto quello che ho postato tempo fa:
Vi siete arresi? C’è una sola differenza: la collana!!!
Il secondo file è un breve video intitolato Muchacha, She Wrote e fa il verso all’ultima canzoni di Anna Tatangelo. Attenzione! Gli ultimi secondi non sono adatti ad deboli di cuore!