Dirty Dancing

Dirty Dancing Teatro Nazionale Poster

Per me e Cristian stanno continuando i mercoldì dedicati al teatro e ieri sera siamo stati invitati a vedere Dirty Dancing al Teatro Nazionale. Si tratta dell’edizione italiana dello spettacolo internazionale che ricalca molto fedelmente il film originale.

Ecco un breve riassunto della storia preso direttamente dal sito:

E’ l’estate del 1963 e la diciasettenne Frances “Baby” Houseman sta per imparare una grande lezione di vita… oltre a qualche passo di danza.
In vacanza con la sorella maggiore e i genitori, Baby non è molto entusiasta delle attività ricreative del resort, ma scopre il suo personale intrattenimento quando si imbatte negli alloggi del personale del villaggio, nel bel mezzo di una festa scatenata. Affascina dai ritmi travolgenti, e le movenze di questi nuovi “balli proibiti”, Baby vorrebbe tanto esserne coinvolta, soprattutto dopo aver notato Johnny, il maestro di ballo.
La vita di Baby sta per cambiare per sempre, con conseguenze tanto emozionanti quanto inaspettate!

Questo spettacolo non può essere strettamente definito un musical. Nei musical gli attori devono saper recitare, cantare e ballare contemporaneamente e i ruoli vengono scritti seguendo queste regole. Esistono poi musical solo cantati, altri dove il ballo è più importante e altre mille sfumature che però sottintendono la stessa regola: il musical è uno spettacolo completo.

Dirty Dancing – per volere della produzione originale – è una trasposizione fedele del film, non un musical ispirato dal film. Le parti cantate dai personaggi principali sono poche, le canzoni che accompagnano la danza vengono suonate dal vivo e cantate da personaggi secondari. L’effetto non è spiacevole perché l’ambientazione (il resort) ben si adatta ad avere cantanti (membri dello staff) che accompagnano con la loro voce i ballerini (ospiti).

Questo solo per precisare che tipo di spettacolo sia. Se ti aspetti il classico musical rischi di rimanere deluso, se ti aspetti il film allora hai comprato il biglietto giusto.

Dirty Dancing Teatro Nazionale

Il cast è composto da performer di tutto rispetto. Da questo punto di vista la produzione ha fatto ottime scelte (fischiano le orecchie, vero, Famiglia Addams?) Ogni membro del cast è stato scelto tenendo conto di quali caratteristiche principali dovevano avere: chi deve ballare molto balla bene, chi deve cantare molto canta bene e chi deve recitare molto recita bene (su questo tranne qualche attore, a dire la verità).

Dirty Dancing Teatro Nazionale Scena

Gabrio Gentilini, Sara Santostasi e Federica Capra

Il ruolo del protagonista Johnny Castle è stato affidato a Gabrio Gentilini già visto la scorsa stagione nella Febbre del Sabato Sera. Questo è un esempio di ottima scelta di cast. Gabrio è un ottimo ballerino ma non eccelle nel canto ed è quindi perfetto per questo spettacolo. Potrebbe dare di più nella recitazione, ci sono alcuni passaggi dove non è abbastanza incisivo ma tutto sommato non ci si può lamentare troppo. Ha sicuramente un bel fisico e si attarda senza maglietta in diverse occasioni creando pruriti intimi alle sciurette nel pubblico.

Gabrio- Gentilini Dirty Dancing Gabrio Gentilini

Un’altra ballerina straordinaria è Federica Capra nel ruolo di Penny Johnson. Secondo me lei è l’artista più completa di tutto il cast, bravissima sotto ogni aspetto. Mi è piaciuta anche Sara Santostasi (Baby) che riesce a raccontare bene l’aspetto naive del personaggio principale. Quando alla fine dello spettacolo il cast si unisce per ballare tutti assieme traspare una grande energia che resta addosso al pubblico quando si esce (sempre più fischi, non è vero, Famiglia Addams?)

Ancora due parole per le scenografie. La scena è composta da pochi elementi fissi molto puliti ed eleganti con dei monitor che mostrano diverse immagini rispetto all’ambientazione. Di solito non amo le scenografie digitali ma in questo caso l’effetto era piuttosto carino. Solo una minima parte (l’elemento centrale della scena) era composta da monitor direttamente visibili, gli altri erano coperti da altri elementi scenografici dando alle immagini proiettate un effetto sfocato piuttosto carino.

Per una delle scene classiche di questo spettacolo è stata fatta una scelta scenografica carina ma un po’ kitch. Sto parlando della scena dove Johnny e Baby provano le prese nell’acqua. Per rendere l’idea hanno proiettato un filmato del mare su una tela posizionata davanti ai personaggi. Giocando con luci davanti e dietro la tela si aveva l’impressione che i due attori fossero immersi in parte nell’acqua di mare. Questo è un trucco teatrale piuttosto classico e pur essendo di effetto fa un po’ sorridere.

In conclusione lo spettacolo è carino, ben fatto e da non perdere per gli appassionati del film originale. Per chi cerca un musical invece potrebbe non essere lo spettacolo migliore ma comunque non è tempo buttato via (Famiglia Addams???)

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