
Qualche giorno fa ho finito di leggere un libro di un autore che non avevo mai incrociato. Si tratta di Patrick Gale e del suo ultimo romanzo A Place Called Winter.
Direttamente dal sito ecco una sinossi del libro e un breve video di presentazione dello stesso autore.
To find yourself, sometimes you must lose everything.
A privileged elder son, and stammeringly shy, Harry Cane has followed convention at every step. Even the beginnings of an illicit, dangerous affair do little to shake the foundations of his muted existence – until the shock of discovery and the threat of arrest cost him everything.
Forced to abandon his wife and child, Harry signs up for emigration to the newly colonised Canadian prairies. Remote and unforgiving, his allotted homestead in a place called Winter is a world away from the golden suburbs of turn-of-the-century Edwardian England. And yet it is here, isolated in a seemingly harsh landscape, under the threat of war, madness and an evil man of undeniable magnetism that the fight for survival will reveal in Harry an inner strength and capacity for love beyond anything he has ever known before.
In this exquisite journey of self-discovery, loosely based on a real life family mystery, Patrick Gale has created an epic, intimate human drama, both brutal and breathtaking. It is a novel of secrets, sexuality and, ultimately, of great love.
Il romanzo si basa quindi su una storia vera appartenente alla famiglia dell’autore. Come lui ci tiene a precisare nel secondo video qua di seguito, le parti che ha aggiunto sono plausibili ma in nessun modo documentate.
Patrick Gale ha quindi ripercorso la storia del bisnonno per quanto possibile, arrivando fino in Canada e al terreno faticosamente coltivato dall’avo. Non riuscendo a trovare altre informazioni ha ipotizzato che Harry Cane fosse omosessuale e che la fuga nel continente americano fosse per scappare allo scandalo e all’eventuale arresto.
Lo scandalo però non è mai esploso e la reticenza delle persone che lo avevano conosciuto (la madre e la zia dell’autore) – assieme ad un senso di omertà negli altri parenti deceduti – rende plausibile l’ipotesi di Patrick Gale.

Qualcuno ha definito il libro un ibrido tra Maurice e Brokeback Mountain. Del primo si coglie il senso del pudore dell’Inghilterra di inizio ‘900 e del secondo i paesaggi e l’asperità della vita nelle praterie. Direi che questa descrizione è perfetta e aiuta molto a capire lo stile del romanzo.
Harry Cane deve quindi scappare in Canada e diventare un agricoltore. Nonostante molto venga detto della sua vita di agi prima della fuga è la sua battaglia interiore ed esteriore nel nuovo mondo che porta gran parte del carico emotivo del libro.
Spoilers
Non voglio scendere troppo nel dettaglio della storia, ma ho bisogno di raccontare alcuni aspetti importanti per poter meglio spiegare la mia opinione su questo romanzo.
Nella prima parte del libro Harry Cane ha una relazione omosessuale con un attore del West End londinese. Sarà questa relazione a costringerlo alla fuga poiché alcuni parenti della moglie scopriranno un messaggio rivelatorio scritto da Harry all’amante.
L’invaghimento di Harry verso questo affascinante attore è molto tenero e ci parla di un uomo pronto a vivere le emozioni che la sua vita eterosessuale non riesce a dargli. Da una parte ha una moglie che – per sua stessa ammissione – non lo ama e dall’altra un uomo che soddisfa i suoi desideri sessuali e che magari potrà ricambiare il suo affetto.
Harry dovrà presto fare i conti col rischio dello scandalo e la realizzazione della propria ingenuità: il suo affascinante attore non lo ama e non lo amerà mai, il sentimento non era contraccambiato e sarà quindi completamente solo nell’affrontare le conseguenza della sua leggerezza.
Il secondo uomo che Harry incontra nella traversata verso il Canada è un danese di nome Troels Munck. Il rapporto con questo personaggio sarà molto complesso poiché ha sia il ruolo di aiutante che di cattivo nella storia. Da una parte lo mette sulla giusta strada per imparare a diventare un agricoltore, dall’altra raccoglierà informazioni utili per avere di che ricattarlo.
Troels violenterà Harry diventando la seconda persona di sesso maschile col quale ha rapporti. Il grande e grosso danese sarà fonte di paura ma anche di eccitazione. Quest’ultima reazione fisica è un’arma molto potente per un ricattatore.
Quando finalmente Harry viene in possesso del suo terreno da coltivare scoprirà di avere come vicini una coppia fratello e sorella. Lei sarà fondamentale per la sua crescita emotiva ma lui sarà il primo vero amante uomo capace di innamorarsi di lui.
Ma come? In mezzo a tutta la prateria sconfinata riesce a trovare proprio un vicino bello e omosessuale? Il caso non è così fortuito, nascosto dietro a quello che sembra una coincidenza si nasconde un tranello di Troels. Questo aspetto – anche se poco sottolineato nella storia – è fondamentale perché non rende la storia una cosa da romanzetti rosa. Non siamo davanti a due prestanti lavoratori stanchi dopo una giornata nei campi che scoprono un segreto che li unisce. Siamo davanti a due uomini che hanno perso tutto e che vogliono costruire qualcosa assieme non sapendo del pericolo che si nasconde. Quando il pericolo diventerà palese ognuno lo affronterà a modo proprio.
L’autore ha voluto regalare al suo avo un lieto fine. O almeno ha voluto concludere la storia in un punto in cui alle spalle c’é tanta sofferenza, davanti tanta incertezza ma nel qui e ora tanta felicità.
Proprio la conclusione del libro è un po’ affrettata e questo è sicuramente un aspetto negativo. All’inizio del libro incontriamo Harry in un sanatorio. Poco dopo verrà spostato in un ambiente più tranquillo e la storia della sua vita ci arriva attraverso sessioni di ipnosi con un dottore. E’ quindi facile immaginare che il passato sia passato e la vita attuale di Harry sia in qualche modo staccata da quello che è accaduto in Inghilterra e poi in Canada.
Il colpo di scena finale è proprio questo: Harry ha avuto una crisi emotiva, è stato portato in un sanatorio ma sono passate poche settimane da quello che sembrava un passato remoto. Ecco quindi che Harry può tornare dal suo amato e l’autore regalarci un lieto fine.
Sono contento che la storia finisca in questo modo è solo che come lettore mi sento preso in giro da uno stratagemma riuscito ma non molto raffinato.
Credo che questo libro meriti di essere letto. Da una parte abbiamo un resoconto storico molto affascinante e dall’altra delle emozioni pure che senza far urlare al capolavoro riempiono il cuore.
Senza rivelare nulla della storia (siamo fuori dalla protezione dagli spoilers) c’é una scena che mi ha molto colpito: la piccola festa da ballo nelle praterie canadesi. E’ un dato di fatto che a causa della mancanza di un numero consistente di donne gli uomini dovessero spesso ballare tra di loro. Pensate alle emozioni che una tale visione portano al nostro Harry.
Buona lettura!