Qualche mese fa io e Cristian abbiamo partecipato ad una festa a sorpresa per una carissima amica. Durante la festa mi è venuta in mente una battuta perfetta per un film di Ozpetek, il regista turco di molti film a tematica gay tra cui il mitico Mine Vaganti.
Non avendo modo di incontrare Ferzan Ozpetek non mi resta che raccontare qua la mia battuta nella speranza che in qualche modo arrivi a destinazione. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa è successo alla festa.
La festeggiata si chiama Mariarosa, una splendida settantenne che dimostra vent’anni di meno. La festa a sorpresa è stata organizzata dalla figlia che è riuscita a coinvolgere amici della madre vecchi e nuovi unendo sotto lo stesso tetto gruppi eterogenei.
Proprio da questa eterogeneità è nato lo sfondo per la mia battuta. Come succede spesso a feste di questo tipo i vari invitati si sono messi a chiacchierare con le persone che già conoscevano. Io e mio marito ci siamo uniti agli altri volontati ed ex volontari del Telefono Amico Gay di Milano in attesa che arrivasse la festeggiata. Noi avevamo infatti cononsciuto Mariarosa alcuni anni prima ad un corso di formazione per operatori di linee amiche: a quel tempo era infatti volontaria della Linea Sorriso Giovani.
Allo stesso modo c’era il gruppetto degli amici della palestra, quello di altri volontariati e amiche della chiesa. Dopo un po’ di attesa una signora di quest’ultimo gruppo ha deciso di rompere il ghiaccio e cercare di mescolare i gruppi. Si è quindi avvicinata a me sorridendo e a sua insaputa mi ha dato l’imbeccata per una splendida battuta:
Amica della Chiesa: Ciao! Io sono del gruppo della chiesa!
Io: Noi invece siamo dell’altra parrocchia!
Ma è veramente andata così? In realtà il mio cervello ha formulato la battuta con un minuto di ritardo e la mia risposta è stata triste e standard. Forse è meglio così, la signora non ci è rimasta male e io sono comunque orgoglioso del mio cervello a scoppio ritardato!