
La straordinaria J.K. Rowling c’é riuscita di nuovo, dalla sua immensa immaginazione è uscito un nuovo film magico e toccante: Fantastic Beasts and Where to Find Them.
Per la prima volta nel ruolo di sceneggiatrice l’autrice inglese ha steso un delizioso e intelligentissimo primo capitolo di una nuova saga che ci farà correre al cinema per i prossimi 10 anni. Questo infatti non è che il primo film di un serie di cinque che ci farà esplorare il mondo della magia molti anni prima le vicende che coinvolgeranno Harry Potter.

Sono andato al cinema pieno di aspettative ma anche un po’ preoccupato: una storia completamente nuova, 7 libri + 1 come riferimento e tanto da perdere. J.K. Rowling è invece riuscita a raccontarci un aspetto nuovo di quel mondo magico che già conosciamo catapultandoci nell’affascinante New York degli anni ’20.
Forse questa non è la storia migliore che abbia mai scritto ma è sicuramente il miglior film mai realizzato da una sua invenzione. La mancanza di un libro a cui fare riferimento ha permesso alla pellicola di muoversi in autonomia e si vede subito che il media scelto è perfetto. Un po’ come Harry Potter and the Cursed Child che è stato scritto come testo teatrale e rende il meglio proprio in palcoscenico.

Nel ruolo principale abbiamo il Premio Oscar Eddie Redmayne credibilissimo Newt Scamander, un mago che inizialmente sembra smarrito nel nuovo mondo. Certamente più a suo agio con i suoi animali fantastici che non con gli uomini riuscirà a conquistare sia noi e i suoi compagni di avventura.
Bravissimi Dan Fogler (Kowalski) e Alison Sudol (Queenie) mentre delude un po’ Katherine Waterston (Tina). Sempre affascinante Colin Farrell (Graves) che riesce a tenerci in bilico fino all’ultimo: amico o nemico?
Spoilers
Abbiamo detto che si tratta del primo di cinque film, non è certo credibile che degli animali magici scappati da una valigia possano reggere come storia così a lungo e infatti l’autrice ha deciso di regalarci un primo fondamentale colpo di scena: Gellert Grindelwald.
Chi è? Diciamo che è il più grande mago oscuro prima dell’avvento di Voldemort. Non solo, è anche il mago di cui Albus Dumbledore era innamorato. Ecco perché l’ho definito un primo colpo di scena, con questi elementi iniziali abbiamo tantissimo materiale interessante per altri quattro film!
La speranza è che potremo conoscere meglio il passato di questi due maghi e magari vedere finalmente una relazione LGBT nella saga del maghetto. Sarebbe la terza opportunità per l’autrice, farsi scappare anche questa sarebbe troppo grave.
Il passato di Dumbledore è un elemento fondamentale per il resto della saga. Il rapporto tra lui e Harry è variopinto e a tratti altalenante. In Cursed Child è un tema che viene affrontato e in personaggio così complesso merita un racconto più dettagliato dei momenti più difficili della sua giovinezza.
Questo film affronta un tema molto vicino alla comunità gay: il pericolo di reprimese se stessi. Un mago o strega che reprime la propria magia rischia di diventare un Obscurial ovvero il portatore di una forza negativa e pericolosa: un Obscurus. Ricorda qualcosa? Esattamente come una persona omosessuale che reprime il proprio orientamento rischia di accumulare una rabbia che nei casi peggiori può sfociare in violenza.

Proprio come per le persone omosessuali il rischio di diventare un Obscurial è legato alla pressione di altre persone o della società. In Fantastic Beasts l’obbligo di reprimersi arriva da una madre adottiva rigida e bigotta ma non è il solo caso nel canone potteriano.
Se torniamo indietro nel tempo – prima ancora degli anni ’20 – ecco che una figura potrebbe essere stata un Obscurial: Ariana Dumbledore, la sfortunata sorella di Albus. Il settimo libro di Harry Potter ci racconta che la ragazza è stata scoperta da dei ragazzi babbani fare dei trucchi di magia. Quello che è stato un vero e proprio atto di bullismo ha spaventato Ariana talmente tanto da non voler più usare la magia. Ecco come viene descritta successivamente dal fratello Aberforth:
It destroyed her, what they did: She was never right again. She wouldn’t use magic, but she couldn’t get rid of it; it turned inward and drove her mad, it exploded out of her when she couldn’t control it, and at times she was strange and dangerous. But mostly she was sweet and scared and harmless.
Credo che restino pochi dubbi… questo è lo straordinario dono di J.K. Rowling, riuscire ad unire circostanze così lontane in modo coerente e poi costruire una storia attorno.
Il film è assolutamente da non perdere! Ma come faremo ad aspettare due anni per il prossimo capitolo???