
Ieri sera ho finito di leggere un libro interessante: Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe di Benjamin Saenz. Questa estate sto leggendo molti libri YA a tematica gay e questo è certamente uno dei migliori. Ecco una breve sinossi:
Aristotle is an angry teen with a brother in prison. Dante is a know-it-all who has an unusual way of looking at the world. When the two meet at the swimming pool, they seem to have nothing in common. But as the loners start spending time together, they discover that they share a special friendship—the kind that changes lives and lasts a lifetime. And it is through this friendship that Ari and Dante will learn the most important truths about themselves and the kind of people they want to be.
Il presupposto sembra molto semplice ma lo svolgimento non lo è: il libro esplorerà il rapporto tra i due ragazzi ma anche quello con le loro famiglie e la loro comunità. Gli ostacoli che tutti i protagonisti incontreranno saranno la guida per crescere verso una maggiore serenità, sia come adolescenti che adulti.
Scars. A sign that you had been hurt. A sign that you had healed.
Come già notato per Love, Simon l’omosessualità non è il problema del libro o il suo argomento principale ma è uno degli aspetti che porta avanti la narrazione. Questo a volte può far storcere il naso alle persone omosessuali più adulte ma è un approccio più vicino alla realtà dei giovani d’oggi. Questo spostamento di focus permette alla storia di avere un respiro più ampio e di non girare in tondo ad un eventuale coming out o outing.
Il romanzo è raccontato in prima persona dal punto di vista di Aristotle e l’autore riesce perfettamente a trasmettere le emozioni di un adolescente e la sua solitudine. Anche i momenti di smarrimento e rabbia sono perfettamente raccontati e bilanciati.

Cosa rende questo libro speciale? La vita di due adolescenti è davvero così interessante al punto da essere paragonabile alla scoperta dei segreti dell’universo? Ovviamente l’autore gioca con i nomi dei due protagonisti ma in fondo crescere è come mettere a fuoco qualcosa che abbiamo attorno. Un po’ come studiare scientificamente un mistero inventandosi un proprio percorso di ricerca. Il risultato finale potrebbe essere già noto ad altri ma aver seguito il sentiero per arrivarci fa la differenza.
In più Aristotle e Dante sono due ragazzi speciali. Sono entrambi molto solitari ma ognuno trova nell’altro una chiave per aprirsi. Il loro modo di vivere le emozioni è unico così come quello di leggere quelle degli altri. Ovviamente sappiamo molto più di Aristotle che di Dante ma le loro vicende sono talmente unite che un punto di vista vale per entrambi.
Ci sono dei momenti in cui Ari sembra allontanarsi. Quei momenti sono quelli più importanti per la conclusione del libro.
Spoilers
Alla fine Aristotle e Dante diventano una coppia. Dante è il primo a capire della propria omosessualità e lo scrive ad Ari mentre si trova per alcuni mesi a Chicago coi genitori. La reazione di Ari è strana: non è infastidito dalla notizia in sé ma nelle settimane successive faticherà a rispondere alle lettere.
E’ possibile che l’uscita allo scorperto dell’amico lo facesse sentire inconsciamente inadeguato: Dante parla di tutto quello che prova, io invece non riesco e quindi cerco di non avere troppe occasioni per rendermi conto della mia mancanza.
Più in generale Ari fa fatica a parlare degli aspetti legati alla sessualità: alcune domande di Dante sulla masturbazione lo mettono in crisi. Addirittura il suo corpo non è qualcosa che vive con disinvoltura, come se il corpo fosse il mezzo per una vita sessuale che non riesce a digerire. Questo è abbastanza comune negli adolescenti, il cambiamento del proprio aspetto è fonte di sbilanciamento.
Alla fine è il padre di Ari ad aiutarlo a capire da dove arrivano i suoi turbamenti:
My father nodded. “Ari, the problem isn’t just that Dante’s in love with you. The real problem—for you, anyway—is that you’re in love with him.”
Ed ecco che tutti i pezzi vanno al loro posto e si capisce che il loro istinto aveva già capito tutto ma doveva aspettare che le loro menti si allineassero: prima quella di Dante e poi quella di Ari.
One of the secrets of the universe was that our instincts were sometimes stronger than our minds.

Ecco perché due ragazzi così solitari riscono a condividere le loro emozioni più profonde. Ecco perché nel parlare dei primi baci scambiati con delle ragazze ci fosse della gelosia. Ecco perché Ari ha salvato la vita a Dante con un gesto istintivo e lo ha vendicato dopo un attacco omofobo:
“Ari, I know what I see. You saved his life. Why do you suppose you did that? Why do you suppose that, in an instant, without even thinking, you dove across the street and shoved Dante out of the way of a moving car? You think that just happened? I think you couldn’t stand the thought of losing him. You just couldn’t. Why would you risk your own life to save Dante if you didn’t love him?” “Because he’s my friend.” “And why would you go and beat the holy crap out of a guy who hurt him? Why would you do that? All of your instincts, Ari, all of them, tell me something. You love that boy.” I kept staring down at the table. “I think you love him more than you can bear.” “Dad? Dad, no. No. I can’t. I can’t. Why are you saying these things?” “Because I can’t stand watching all that loneliness that lives inside you. Because I love you, Ari.” My mother and father watched me cry. I thought maybe I was going to cry forever. But I didn’t.
Prima della rivelazione Ari non riusciva a capire se stesso o da dove arrivassero le tempeste nella sua testa:
Another secret of the universe: Sometimes pain was like a storm that came out of nowhere. The clearest summer morning could end in a downpour. Could end in lightning and thunder.
Poi finalmente il coraggio di essere sinceri con se stessi gli permette di sciogliere i nodi nella sua anima:
All this time. This was what was wrong with me. All this time I had been trying to figure out the secrets of the universe, the secrets of my own body, of my own heart. All of the answers had always been so close and yet I had always fought them without even knowing it. From the minute I’d met Dante, I had fallen in love with him. I just didn’t let myself know it, think it, feel it.
A questo punto non ho più trattenuto le lacrime.

Davvero uno spledido libro che ci parla di noi stessi, di quello che proviamo e di quanto sia importante imparare ad ascoltarci.