Meanwhile at the Golden Globes

Durante la cerimonia dei Golden Globes di quest’anno la presentatrice Ellen DeGeneres ha ricevuto il Carol Burnett Award for Excellence in Television.

L’imitatrice Kate McKinnon ha presentato il premio con un breve ma molto emozionante monologo:

Parole semplici ma molto toccanti che riescono a spaziare in pochi instanti dalle risate alla gravità del suicidio in ambito lgbtq.

Questo è un perfetto esempio dell’importanza di avere rappresentazione su tutti i mezzi possibili. Quante altre persone avranno provato un senso di appartenenza se non addirittura di diritto ad esistere dopo aver visto Ellen fare coming out in tv?

E’ altresì importante che questa rappresentazione sia la più veritiera possibile, senza essere usata solo per personaggi negativi o macchiette. In questo senso tantissime cose sono cambiate ma non bisogna mai fermarsi perché non si può sapere quale prodotto televisivo o cinematografico raggiungerà qualcuno che ha bisogno di non sentirsi da solo.

E’ un discorso simile a quello che facevo riguardo Poe e Finn in Rise of Skywalker. Quanti giovani avrebbero potuto trovare sollievo da una storia d’amore lgbtq tra i due avventurieri? Non vale forse di più rispetto alla paura di censura in alcuni paesi o il rischio di guadagnare qualche dollaro in meno?

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